Poche ore dopo aver confermato l’intenzione di denunciare l’amministrazione Trump, TikTok ha pubblicato un comunicato ufficiale che spiega i motivi che hanno portato a questa decisione. L’azienda cinese afferma che l’ordine esecutivo del 6 agosto non ha nessun fondamento legale, ma rappresenta solo una mossa politica.
TikTok evidenzia innanzitutto che il social network viene utilizzato da 100 milioni di americani non solo per divertimento, ma anche per ottenere un guadagno (i brand più noti usano TikTok per rimanere in contatto con i consumatori). Oltre 1.500 persone lavorano ogni giorno sulla piattaforma e altri 10.000 posti di lavoro verranno creati in diversi stati. Denunciare l’amministrazione Trump è l’unico modo per proteggere i diritti dell’azienda, dei dipendenti e della community.
Nell’ordine esecutivo è scritto che l’app viene manipolata dal governo cinese. TikTok sottolinea che i dati sono conservati sui server negli Stati Uniti e a Singapore. Inoltre è stata eretta una “barriera software”per garantire che i dati degli utenti statunitensi rimangano separata da quelli di altri prodotti di ByteDance. Le misure in tema di privacy e sicurezza sono descritte nella voluminosa documentazione consegnata al governo statunitense, in occasione dell’acquisizione di Musical.ly. TikTok rimarca il fatto che tutti i dirigenti sono americani che risiedono negli Stati Uniti e che l’attività di moderazione viene effettuata da un team che si trova negli Stati Uniti.
L’azienda ritiene che l’ordine esecutivo sia stato emesso in violazione del Quinto Emendamento, in quanto non è stato garantito il diritto al giusto processo. Non è stata inoltre fornire la prova che il social network sia un pericolo per la sicurezza nazionale. Tra l’altro l’ordine esecutivo è basato sull’International Emergency Economic Powers Act, una legge che riguarda le società di telecomunicazioni. TikTok non fornisce nessuna apparecchiatura o infrastruttura di rete, sulle quali viaggiano informazioni sensibili che potrebbero essere intercettate.
TikTok conclude affermando che quella dell’amministrazione Trump è una decisione politica. La sicurezza nazionale è stata usata solo come pretesto. L’eventuale ban impedirà di creare nuovi posti di lavoro e danneggerà milioni di americani, quindi l’azienda è stata costretta a denunciare il governo statunitense.