A differenza di TikTok, Tencent non ha ancora intrapreso azioni legali contro gli Stati Uniti per chiedere di sospendere il ban contro WeChat. A difesa dell’azienda cinese sono quindi intervenuti alcuni utenti che hanno deciso di denunciare l’amministrazione Trump per ottenere il blocco dell’ordine esecutivo del 6 agosto.
Il governo statunitense vuole impedire ogni transazione con WeChat, in quanto rappresenta un pericolo per la sicurezza nazionale. Secondo Trump ci sarebbero prove che l’app viene utilizzata per raccogliere i dati personali degli utenti statunitensi che verrebbero quindi consegnati al Partito Comunista Cinese. Inoltre WeChat verrebbe sfruttata per campagne di disinformazione. Si tratta in pratica delle stesse accuse mosse nei confronti di TikTok.
Il gruppo di utenti, che non ha nessun legame con Tencent, afferma nella denuncia che la decisione di Trump è anticostituzionale, in quanto viola il diritto alla libertà di parola, al giusto processo e alla pari protezione ai sensi della legge. WeChat viene utilizzata da oltre un miliardo di persone in Cina e circa 1,5 milioni negli Stati Uniti. Gli utenti affermano che molte persone dipendono dall’app per motivi personali o lavorativi. Se verrà bloccato il suo utilizzo (la deadline è il 20 settembre) ci saranno gravi conseguenze per gli utenti.
Contro il ban si sono schierate anche diverse aziende statunitensi, tra cui Apple, Walmart, Ford e Disney, che usano WeChat per il loro business in Cina. Apple rischia inoltre di subire un crollo delle vendite di iPhone (fino al 30% secondo il noto analista Ming-Chi Kuo), se l’app dovrà essere eliminata dallo store.