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Apple: un iPad Pro piegato non è un difetto, è una funzionalità

Alfonso Maruccia | 21 Dicembre 2018

Apple iPad Tablet

Lo spettro di un nuovo Bendgate si affaccia alle porte di Cupertino, che ha ancora una volta inondato il mercato […]

Lo spettro di un nuovo Bendgate si affaccia alle porte di Cupertino, che ha ancora una volta inondato il mercato di gadget mobile che si piegano prima ancora di uscire dalla scatola. Tutto normale, sostiene Apple restando seria.

Stando alla recente campagna di marketing di Apple, i nuovi iPad Pro sono meglio di un computer: l’edizione 2018 dei gadget a tavoletta di Cupertino è veloce, sicura e votata alla portabilità totale. Ma soprattutto, i nuovi iPad Pro hanno una caratteristica esclusiva che un laptop o un tablet tradizionale non possono vantare, vale a dire la capacità di piegarsi con il minimo sforzo. E le curve sono sexy e perfettamente normali, suggeriscono da Cupertino.

Il rapporto di Apple con i gadget mobile piegabili ha una lunga tradizione che risale a iPhone 6, uno smartphone capace di sviluppare parabole innaturali e storture nello chassis semplicemente restando in tasca. Noto come Bendgate, il fenomeno degli iPhone piegabili non ha evidentemente intaccato il prestigio di Cupertino come produttore di gadget hi-tech per chi non deve chiedere mai. E ama le curve pure quando usa un tablet.

Piegato è bello

Con l’arrivo della versione aggiornata degli iPad Pro, Apple potrebbe ora affrontare le conseguenze di un nuovo Bendgate: le tavolette extra-lusso hanno un costo che può variare da $799 a $1.899, e come recentemente evidenziato dal canale YouTube JerryRigEverything possono piegarsi, anzi spaccarsi letteralmente in due semplicemente applicando un po’ di pressione con le mani.

Apple ha ufficialmente reagito alle illazioni di un nuovo Bendgate, e la risposta è a dir poco sconcertante: che i nuovi iPad Pro si pieghino è una cosa normale, sostiene Cupertino, si tratta di una funzionalità collegata al sistema del raffreddamento dei componenti di metallo e plastica adottati durante il processo produttivo. Chi si è ritrovato con un tablet curvato dopo pochi giorni di utilizzo, o addirittura già dopo averlo tirato fuori dalla scatola originale, può stare quindi tranquillo.

Certo spendere quasi 2.000 dollari/euro su un gadget portatile e ritrovarselo con un telaio storto o tendente alla pastafrolla hi-tech non è il massimo della vita, e le pieghe indesiderate sembrano influire negativamente soprattutto sui modelli dotati di connettività LTE. Per i fan della Mela a cui questa nuova caratteristica “esclusiva” degli iPad proprio non piace, comunque, c’è sempre il periodo di 14 giorni iniziali in cui poter chiedere il rimborso.