Calo delle prestazioni, lentezza, batteria non più performante; sono solo alcuni degli effetti collaterali di un dispositivo non più al top, specie se viene utilizzato da un anno o più, ed è stato oggetto di aggiornamenti di sistema vari.
Tutto nella norma, ma sarà proprio così?
A porsi il quesito un utente Apple che su Reddit ha fornito prove incontrovertibili rispetto al sospetto calo di prestazioni del suo iPhone 6s, dopo circa un anno di utilizzo.
A dire la verità la questione era in auge da tempo, ma nessuno prima d’ora aveva studiato adeguatamente il problema.
Secondo i dati da forniti dall’utente che si firma “TeckFire” e supportati da una fonte attendibile quale lo sviluppatore di Geekbench, John Poole, le prestazioni del processore vengono sensibilmente limitate sui modelli meno recenti che hanno ottenuto un aggiornamento del sistema operativo.
Come già detto, ci si aspetta che dopo un periodo di utilizzo, specie se intenso, ci sia un calo delle prestazioni – in particolare della batteria – ma le prestazioni del processore dovrebbero rimanere le medesime. Non è il caso degli smartphone di Apple. I test con Geekbench hanno dimostrato che gli iPhone con batterie datate, hanno prestazioni inferiori rispetto agli stessi iPhone con batterie sostituite e quindi nuove.
So it’s true Apple intentionally slow down old iPhones. Proof: My iPhone 6 was bought 3years ago and recently got really slow. APP ‘CPU DasherX’ shows iPhone CPU is under clocked running at 600MHz. After a iPhone battery replacement. CPU speed resumed to factory setting 1400MHz. pic.twitter.com/pML3y0Jkp2
— Sam_Si (@sam_siruomu) 20 dicembre 2017
Ma ormai il thread era già diventato virale ed Apple ha dovuto confermare quanto asserito dal post su Reddit e da tutte le prove collaterali.
Con un comunicato, Cupertino ha spiegato che il motivo di questa procedura è salvaguardare la salute del dispositivo e dei dati dell’utente. Limitando le prestazioni del processore infatti, si può prolungare la batteria usurata e scongiurare spegnimenti improvvisi, a costo di un device rallentato. L’azienda ha anche riferito che eseguirà la stessa procedura per altri device in futuro.
Nessuno scandalo e nessun sotterfugio per incentivare gli utenti all’acquisto di un nuovo iPhone come sarebbe stato facile ed errato presumere, ma solamente una precauzione necessaria per l’integrità del melafonino.
Apple adduce quindi una motivazione valida per operare in tal senso, peccando però di mancata trasparenza. Informare gli utenti sulla procedura attuata e consigliare loro una sostituzione della batteria in caso di rallentamenti, sarebbe stato più deontologico.
La speranza ora è che i prossimi modelli verranno accessoriati di batterie facilmente sostituibili, con un ciclo di vita più duraturo e di maggiore autonomia.
Non una richiesta pretenziosa, soprattutto in vista dell’acquisto di un dispositivo che, su quella fascia di prezzo, non dovrebbe solo promettere prestazioni al top, ma anche mantenerle.