Il 23 ottobre 2001, Steve Jobs annunciò al mondo intero il lancio sul mercato di un device innovativo: stiamo parlando dell’iPod, che allora si proponeva come rivoluzionario giacché consentiva di portarsi appresso, con un piccolo apparecchio, la bellezza di 1000 canzoni, aspetto che venne peraltro sfruttato da Apple come slogan per promuovere al meglio il device.
Con iPod e iTunes, Apple ha dato un netto colpo al mondo della pirateria musicale, proponendo una fruizione differente della musica, un’esperienza utente personalizzata, su misura in funzione dei gusti delle persone, che hanno cominciato anche ad “acquistare” singolarmente i brani dei loro artisti, superando il concetto del singolo e dell’album in un paio di clic (o tap).
Il resto è storia recente, con l’ingresso sul mercato dell’offerta musicale in streaming, attraverso piattaforme quali Spotify e, appunto, Apple Music, in una eterna contesa in cui lo scopo finale è sempre quello di rivoluzionare l’esperienza utente, personalizzare la fruizione dei contenuti e contrastare anche la diffusione di contenuti piratati.
https://youtu.be/9Kygo8XQJaQ