La società di Tim Cook ha chiuso per la terza volta consecutiva un trimestre con vendite in calo, una performance sostanzialmente dovuta al netto rallentamento delle vendite di iPhone.
Dopo aver inanellato un record di vendite dopo l’altro sull’arco di un decennio, ora, Apple ha concluso il quarto trimestre fiscale (24 settembre scorso) con un calo del fatturato pari al 9,8 percento – per un totale di 46,9 miliardi di dollari – mentre i profitti sono invece calati del 23 percento, raggiungendo ora la soglia dei 9 miliardi, in rapporto al medesimo periodo dell’anno scorso.
Questo declino è stato segnato in gran parte dalle “deboli” vendite dell’iPhone, che nel corso del quarto trimestre fiscale si sono contratte del 13 percento rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, toccando i 45,5 milioni di unità . Anche le vendite dei Mac sono calate (in questo caso del 17 percento) scendendo a 5,7 miliardi, a causa di un calo del 14% delle unità vendute.
Questo trend negativo non è stato compensato dalle performance positive ottenute dalla divisione dei servizi Apple, che è cresciuta del 24 percento: Cupertino ha fatturato infatti 6.3 miliardi di dollari, con Apple Music in evidenza.
Il dato più interessante è però quello relativo all’andamento dell’intero anno fiscale, considerando come Apple – per la prima volta dal 2001 – abbia fatto registrare un calo compessivo delle vendite.