Rieccoci a prendere in considerazione l’ambito dell’Internet of Things, uno dei più promettenti per quanto riguarda la crescita futura, stavolta considerando la notizia relativa alla partnership tra ARM e Symantec. Le due aziende si sono messe all’opera insieme per realizzare il protocollo OTrP, una soluzione pensata per garantire un maggior livello di affidabilità nell’uso dei device negli ambiti IoT.
Ciò che contraddistingue in modo particolare la soluzione proposta dai due colossi dell’high tech – sviluppata anche attraverso il contributo di Beanpod, Intercede, Sequitur Labs, Solacia, Sprint, Thundersoft, Trustkernel e Verimatrix – è la possibilità di ottimizzare la gestione delle chiavi e dei certificati digitali utilizzati per assicurare una maggior sicurezza nella comunicazione, applicando OTrP a qualunque applicazione o servizio.
Attraverso l’approccio individuato da Symantec, in sostanza, si arriva ad evitare che l’infrastruttura IoT possa essere sfruttata per inserire all’interno della stessa software che possano rappresentare una minaccia, oppure, che alcune soluzioni software possano essere prese di mira attraverso modifiche, le cui conseguenze potrebbero essere problematiche all’intero ambiente, a singoli device o particolari operazioni compiute.
Secondo quanto reso noto dalle due aziende, però, OTrP al momento è solo un protocollo proposto all’IETF, che mira appunto a creare standard per ottimizzare il rapporto esistente tra Trust Service Manager e Trusted Execution Environment, per evitare che ogni produttore di device smart possa spingere ad una frammentazione eccessiva a livello di TEE. Diventerà la base discussione per lo sviluppo di standard comuni più estesi?