I dischi fissi a tecnologia magnetica usati in ambito enterprise sono sempre più affidabili, dice Backblaze. Su un arco di cinque anni, Seagate la spunta su Western Digital.
Com’è oramai tradizione da cinque anni a questa parte, anche a gennaio 2019 Backblaze ha pubblicato le statistiche comparate sulle prestazioni degli hard disk magnetici impiegati per la sua piattaforma di cloud storage. A produrre gli HDD più affidabili – caratterizzati cioè dal minor numero di “fallimenti” in proporzione al numero di unità impiegate – è ancora una volta Seagate.
Le ultime statistiche di Backblaze riguardano il comportamento degli HDD per tutto il 2018, con numeri che prendono in esame più di 100.000 dischi fissi. Il primo dato interessante che emerge è la crescita continua dell’affidabilità dello storage magnetico, una tecnologia teoricamente in via di dismissione – grazie alla sempre crescente popolarità delle unità a stato solido – ma ancora indispensabile per l’archiviazione di grandi quantità di dati o per applicazioni cloud/enterprise.
Il 2018 è stato caratterizzato da una percentuale AFR (Annualized Failure Rate) dell’1,25%, spiega Backblaze, mentre era 1,77% nel 2017 e 1,95% nel 2016. Come già emerso nel recente passato, la capienza degli HDD è cresciuta notevolmente e i dischi più capienti tendono a essere molto più affidabili rispetto a quelli con minore capacità. Backblaze ha aggiunto ben 1.200 HDD da 14TB ai suoi data center, facendo lievitare la capacità media da 4,5TB (2016) all’attuale 7,7 Terabyte.
Un altro dato particolarmente interessante (soprattutto per gli utenti finali) è quello delle prestazioni dei dischi magnetici sui 5 anni di statistiche totali raccolte dalla corporation del cloud storage, periodo sufficientemente lungo da permettere di valutare l’affidabilità dei diversi modelli e (soprattutto) dei singoli produttori. Secondo Backblaze a realizzare gli HDD più affidabili è Seagate, con un modello da 10TB che ha collezionato un AFR di appena lo 0,5% nonostante i 1.200 drive utilizzati per più di 500.000 giorni di funzionamento.
Il produttore che ha invece fatto segnare il risultato più negativo? Secondo la corporation è Western Digital, con un modello da 6TB che ha registrato un AFR del 3,96% – 71 drive malfunzionanti sui 458 totali. Ora Backblaze è impegnata a sostituire le unità WD con nuovi modelli prodotti da HGST, una decisione dettata però da motivazioni economiche e dalla disponibilità sul mercato.