Baidu, il famoso motore di ricerca cinese – che rientra tra i principali attori di questo comparto, detenendo un importante secondo posto nella graduatoria, dietro Google – ha deciso di rendere open source la sua intelligenza artificiale PaddlePaddle, condividendo su Github la documentazione relativa alla stessa e, ancora, sostenendo che il suo software sia composto da meno codice rispetto alle soluzioni AI di altri.
Il software di deep learning sviluppato da Baidu – Parallel Distributed Deep Learning – secondo il colosso asiatico sarebbe quindi più snello in rapporto a prodotti sviluppati da altre aziende e, ora, grazie alla scelta di rendere open source lo stesso, i developer potranno sfruttare le potenzialità di AI realizzate da Baidu per integrarle nelle loro applicazioni in modo più semplice e veloce.
Questa scelta dell’azienda asiatica, all’interno del comparto hi tech, non si può considerare certo come un’iniziativa inedita: già in precedenza, infatti, altri big player del mondo tecnologico hanno deciso di condividere con l’universo dei developer i codici sviluppati per l’implementazione dell’intelligenza artificiale e, tra queste aziende, possiamo citare Facebook, Amazon, Google e infine Microsoft.
Sottolineando la semplicità di uso di PaddlePaddle, Baidu punta sicuramente a sottrarre a Google la sua posizione di primo piano nel settore, un dominio assicurato a Big G dalla potenza delle sue soluzioni AI (basti pensare a questo proposito al mondo di DeepMind). Secondo Github, in effetti, il codice AI più scaricato dal suo repository è Tensorflow, la soluzione di machine learning messa a disposizione da Mountain View nel 2015.