Best Buy ha detto addio o quasi ai CD-Audio. La novità era in effetti nota da tempo, poiché l’azienda aveva già comunicato la sua intenzione di rimuovere l’esposizione dei supporti a partire dal primo luglio scorso. Finisce un’era, almeno per la vendita di musica al dettaglio negli Stati Uniti, e lo streaming non potrà che accrescere la sua presa sul pubblico di ascoltatori americani e non solo.
Nel giustificare la decisione di non vendere CD-Audio nei punti vendita della catena, Best Buy ha sottolineato il “drammatico cambiamento” avvenuto in questi anni nel modo in cui le persone acquistano e ascoltano musica, un cambio di abitudini epocale che nella maggioranza dei casi ha spinto all’abbandono dei supporti fisici per passare allo streaming via Web (Spotify) o app sul cellulare.
Negli ultimi anni, grazie alla crescita dei ricavi provenienti dallo streaming, l’industria della musica commerciale è per lo meno tornata a crescere: stando agli ultimi dati di RIAA (Recording Industry Association of America) nel 2017 il fatturato delle major musicali è aumentato del 16,5% fino a raggiungere un valore “al dettaglio” stimato in 8,7 miliardi di dollari.
Strapotere dello streaming a parte, i CD-Audio e più in generale la musica su supporti fisici non sparirà del tutto dal catalogo Best Buy: i negozi della catena di elettronica continueranno a offrire una selezione di CD, vinili e altre opzioni di acquisto in digitale ai proprio clienti. Target, un altro colosso della vendita al dettaglio negli USA, ha pensato di risolvere il problema della popolarità dei CD-Audio passando a un modello di commercializzazione esclusivamente in conto vendita.