La piccola crisi sperimentata dagli utenti di CCleaner è (forse) giunta al termine: Piriform, società produttrice del programma ora di proprietà di Avast, ha rilasciato una nuova versione del popolare software di pulizia e tweaking per ambienti Windows inclusiva delle opzioni per disabilitare il monitoraggio e l’invio dei dati anonimi ai server aziendali.
CCleaner 5.46 corregge (o dovrebbe correggere) la rotta intrapresa con la release 5.45, una china pericolosa fatta di violazione forzata della privacy e dei diritti degli utenti che era stata accolta in malo modo costringendo Piriform a fare marcia indietro, ripristinando infine il download della vecchia versione (5.44) e promettendo novità “rispettose dell’utente” in un prossimo futuro.
Quel futuro è ora arrivato con CCleaner 5.46 (v5.46.6652), versione che aggiunge un’opzione separata con cui poter abilitare o (finalmente) disabilitare la raccolta dei dati anonimi sull’utilizzo del software, rende più chiaro il comportamento delle opzioni per la “pulizia intelligente” con monitoraggio integrato (che ora può essere disabilitata in via permanente), ripristina il comportamento del software quando viene minimizzato nell’Area di Notifica e corregge diversi problemi di stabilità.
Piriform ha altresì pubblicato una nuova pagina sul sito ufficiale contenente tutte le informazioni sui dati “anonimizzati” raccolti da CCleaner, un modo per riaffermare il comportamento trasparente nei confronti degli utenti nel tentativo di riguadagnare la fiducia persa in queste settimane.
A non cambiare affatto, a quanto pare, è invece la politica di monetizzazione adottata da Piriform, con tanto di “consigli per i download” (Google Chrome, Avast) durante l’avvio dell’installazione del tool. Una build di CCleaner 5.46 priva di toolbar e advertising è in ogni caso disponibile tra i download offerti dalla software house.