La recente censura di YouTube-dl e la rimozione del codice del progetto da GitHub continua ad animare discussioni e reazioni furenti. Dopo l’invasione di “cloni” del repository originale e l’interessamento persino del CEO dell’azienda, il servizio di hosting per codici sorgenti deve ora fare i conti anche con azioni di vera e propria pirateria.
Tutti se la prendono con RIAA, l’organizzazione dei discografici statunitensi che ha inviato una delle sue famigerate note DMCA a GitHub chiedendo la rimozione di YouTube-dl dal portale. La nota originale cita tre brani musicali commerciali come esempio della violazione del copyright da parte del tool per il ripping da YouTube e altri siti di streaming.
Quei tre brani musicali in formato MP3 sono finiti direttamente su GitHub a opera di un nuovo utente del sito che ha deciso di farsi chiamare “FuckTheRIAA”, un chiaro messaggio di scontento e un’azione di protesta contro l’iniziativa legale delle major.
L’account risulta ora inaccessibile, i tre brani incriminati (di Icona Pop, Justin Timberlake e Taylor Swift) si possono scaricare un po’ ovunque in Rete e la rimozione forzata di YouTube-dl da GitHub alimenta il dibattito sul copyright e la censura preventiva dei progetti open source.