Fastweb ha annunciato oggi lo spin-off del servizio di video on demand presentato un anno e mezzo fa, Chili, che diventa ora una società separata finanziata dal fondo di private equity Antares e da alcuni ex manager del gruppo. Tra i soci fondatori della startup ci sono infatti Stefano Parisi e Giorgio Tacchia, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Chili, Alessandro Schintu responsabile marketing & comunicazione e Stefano Flamia responsabile tecnico.che detengono una quota del 43,2%. Fastweb mantiene una partecipazione del 41,4% e Antares del 15,4%.
La nuova startup intende rivolgersi al pubblico di massa con un’offerta di film in digitale tra le più ampie: si parte con 900 film già disponibili, fruibili su tutte le piattaforme più diffuse: quindi PC, Mac, smartphone e tablet (sia su IOS che Android) e smart Tv; il tutto senza costi fissi di abbonamento e di attivazione, si paga solo il titolo acquistato. Nell’elenco dei film a catalogo ci sono prime visioni ma anche pellicole scomparse da poco dalle sale cinematografiche. A breve se aggiungeranno altri 500 film con l’obiettivo di arrivare a fine anno con 2000 titoli.
Sono già stati conclusi accordi con le principali major cinematografiche come Paramount, Warner, Walt Disney Pictures e Fandango per l’acquisizione dei diritti e in futuro si vuole dare spazio anche ai titoli di qualità che si sono persi nel tempo o alle pellicole che non trovano un distributore cinematografico e che potrebbero usufruire della piattaforma Chili per farsi conoscere.
L’ambizione è quella di colmare il vuoto di mercato lasciato dalla chiusura dei negozi per la vendita e il noleggio di film in Dvd, tipo BlockBuster (in Italia nell’ultimo anno hanno chiuso i battenti oltre 2000 punti vendita) e nello stesso tempo di intercettare i potenziali utilizzatori delle smart Tv connesse a Internet: un mercato ancora piccolo che in Italia conta 1,5 milioni di Tv vendute, ma che nei prossimi anni diventerà di massa.
Non solo, Chili guarda a come potenziali utilizzatori anche chi scarica illegalmente film da Internet, un comparto che stando ai dati Fapav vale 380 milioni di euro e che forse in presenza di un servizio affidabile e dai costi contenuti sarebbe disposto a passare dalla parte della legalità (almeno così hanno detto il 77% degli intervistati da Fapav) .
“In tutto abbiamo davanti un mercato che tra vendite di Dvd e mancati introiti dovuti alla pirateria vale circa 1 miliardo di euro, ci basta coprirne il 4% ” spiega Giorgio Tacchia, amministratore delegato di Chili.
Il business plan prevede di raggiungere 30 milioni di euro di fatturato entro il 2013: Chili parte con una base di 30.000 clienti che in questo anno e mezzo avevano già sperimentato il servizio, sotto l’egida di Fastweb e che ora potranno usufruirne in modo più pervasivo su altre piattaforme diverse dal PC. Per i clienti Fastweb, orfani della storica Iptv che ha chiuso poche settimane fa, sono previste forme di abbonamenti con Chili in bundle, a prezzi di favore, ma su questo punto non sono stati forniti dettagli ulteriori.
Chili è la prima piattaforma di video streaming su Internet veramente aperta a tutti e senza costi di abbonamento. In attesa di vedere se Netflix sbarcherà o meno in Italia e così pure Amazon Video Services, le alternative finora disponibili nel nostro paese sono in gran parte proprietarie; CuboVision di Telecom Italia ad esempio è fruibile solo dai clienti Telecom previo pagamento di un canone mensile. Play Mediaset è anch’esso destinato solo ai clienti di Mediaset Premium.
Chili invece non chiede nessun canone fisso e parte da una soglia di costi molto bassa: da 2,90 euro a 4,90 per il noleggio di un film in streaming e da 9,95 euro a 11,95 per l’acquisto. Il pagamento è consentito con PayPal e carta di credito.
Al momento i titoli sono fruibili solo in streaming, collegandosi al video server di Chili, e si possono visionare al massimo su cinque dispositivi diversi ma non in contemporanea. I clienti possono scegliere la definizione standard, l’HD e l’HD+. Il formato precelto viene ottimizzato adattandosi alla qualità della connessione Internet (il cosiddetto streaming adattivo).
Entro luglio sarà possibile effettuare anche il download del file video su qualsiasi piattaforma. Chili viene dato come app precaricata sui dispositivi mobili tipo smartphone e tablet PC (sia in ambiente IOS che Android) e in bundle anche sulle smart TV di LG, Philips, Samsung e Sharp e Panasonic. Infine è disponibile anche sui dispositivi Blu Ray di Samsung ed LG. Per vedere i filmi è sufficiente disporre di una connessione Internet da 1 Mbps.