La Cina ha introdotto nuove regole per gli app store attivi nel paese: tramite la Cyberspace Administration of China, infatti, è stata resa nota la necessità di registrazione agli store tramite il web, una scelta introdotta per cercare di individuare in maniera più semplice eventuali comportamenti illeciti da parte di servizi o di aziende, contrastando così l’uso di app illecite.
Nel paese asiatico, sono più di mezzo miliardo gli smartphone che ricorrono al sistema operativo Android, tuttavia, il Google Play non può operare in Cina, con il risultato che gli utenti con i device equipaggiati con l’OS del Robottino Verde devono ricorrere all’uso di app store alternativi, tra i quali quelli proposti da Baidu, Tencent od altre aziende attive.
L’agenzia ha pure reso noto di aver introdotto questa misura per contrastare l’uso di app che rendono note informazioni illegali (sostanzialmente per rafforzare la censura nel paese, come può confermare l’ultimo episodio della rimozione dell’app del NYT all’interno dell’App Store per la Cina).