Cancellate Facebook: le parole di Brian Acton
Nel suo lungo discorso, Acton ha parlato di come tutto fosse e sia tuttora improntato unicamente sul guadagno materiale e non sulla buona esperienza degli utenti. Per lui WhatsApp altro non era che un luogo dove le persone potevano parlare. Un’applicazione gratuita, che avrebbe avuto una piccola percentuale di iscrizione annuale, per comunicare senza limiti. Non si sarebbe mai immaginato però, che WhatsApp in mano ad altri si sarebbe trasformata in un Facebook 2.0: un’app che ruba dati sensibili per pubblicità targhettizzate. In ultima battuta, le sue parole si sono rivolte a tutti i grandi mostri del mondo dei social media e del web.
“I network come Facebook fanno fatica a capire quando ci si trova davanti a un contenuto che incita all’odio e quando no. Apple fatica a capire quale app sia utile e quale intuile. Mentre Google fatica a capire quale sito sia buono e quale no. Queste aziende non hanno i mezzi per prendere decisioni, ma si continua a dare loro potere. Ecco il problema: noi compriamo i loro prodotti, ci iscriviamo ai loro siti. Quindi cancellate Facebook, ok?”
Ma non è la prima volta che Acton si ribella contro Facebook. Infatti nel marzo del 2018, in seguito alla più grossa falla nel sistema della privacy del social network, aveva scritto un tweet più che chiaro.
Ma le notizie non finiscono qui.