Google Android è senza dubbio il sistema operativo più diffuso nel settore degli smartphone e dei tablet, sia per la semplicità d’uso che per la frequenza e la costanza con cui viene aggiornato. Tuttavia non sempre è facile capire quando e come aggiornare Android, poiché il rilascio degli update non dipende soltanto dalla casa produttrice (Google) ma anche dalla tempistica con cui i vari produttori di hardware riescono a recepirli ed adattarli ai propri dispositivi.
Infatti, soltanto i devices della serie Google Nexus ricevono gli aggiornamenti della casa madre in tempo reale, mentre per tutti gli altri dispositivi occorre aspettare che vengano modificati e personalizzati dai rispettivi produttori.
Tuttavia, una volta disponibili, potete aggiornare Android facilmente attraverso due diverse procedure ufficiali che non invalidano la garanzia e non cancellano i dati personali o le app installate.
La disponibilità di aggiornamenti dipenderà ovviamente dall’età del dispositivo e dalla durata del supporto della casa madre che, salvo rare eccezioni, difficilmente supera i 24 mesi dalla data del suo debutto sul mercato.
Come aggiornare Android via OTA
Gli aggiornamenti OTA (“Over the Air”) sono il metodo più semplice per effettuare l’upgrade all’ultima versione di Android. Tutti i produttori di smartphone e tablet offrono ormai la possibilità di aggiornare il sistema in modalità wireless, con una procedura completamente automatizzata che non richiede interventi sulla recovery, il bootloader o altri complicati passaggi.
Quando il vostro telefono riceverà un aggiornamento di sistema riceverete un’apposita notifica che vi permetterà di avviare la procedura con un solo “tap”.
Nel caso non fossero attive le notifiche automatiche, potete controllare la presenza di update per Android andando nella sezione “impostazioni / info telefono / aggiornamento software” del vostro dispositivo.
Come aggiornare Android dal PC
Alcuni produttori, come ad esempio Samsung e Sony, permettono di aggiornare Android dal PC tramite cavo USB, utilizzando appositi programmi scaricabili dal sito della casa madre.
Una volta installato il software dovrete collegare il vostro smartphone o tablet al PC con il cavo USB in dotazione, assicurandovi che sia acceso. Una volta avviato, il software verificherà automaticamente la presenza di eventuali aggiornamenti e vi darà l’opportunità d’installarli con un semplice click. Anche questa procedura è completamente automatizzata e non intacca minimamente né la garanzia né tanto meno i dati personali.
Come aggiornare Android su dispositivi non più supportati
Nel caso possediate un device non più supportato dalla casa madre dovrete necessariamente installare una ROM personalizzata, reperibile presso alcune community di sviluppatori indipendenti come la celebre CyanogenMod. Questo metodo richiede lo sblocco del bootloader, l’acquisizione dei permessi di root e l’installazione di una custom recovery dalla quale effettuare i vari “wipe” ed il flash della nuova ROM. Ovviamente tale procedura non va effettuata se non si ha familiarità con questi passaggi poiché, oltre ad invalidare la garanzia, può causare la perdita di dati ed il cosiddetto “brick”, ovvero il blocco irrimediabile del dispositivo.