Gli ultimi aggiornamenti al codice FOSS svelano l’esistenza delle nuove CPU Intel, unità computazionali destinate a far crescere il numero di core fisici disponibili ma anche a “calmierare” ancora i consumi sui sistemi portatili.
Dopo le CPU a 8 core (con o senza GPU), Intel si prepara ora a commercializzare i suoi primi processori equipaggiati con 10 core computazionali. Comet Lake, questo il nome della nuova serie di CPU attesa al debutto nei prossimi mesi, è emersa grazie agli aggiornamenti a due diversi progetti open source. Nulla ancora di ufficiale, quindi, ma le caratteristiche hardware sono alquanto interessati.
La serie Comet Lake sarà ancora una volta basata su un processo produttivo a 14 nanometri “evoluti”, segno del fatto che Intel continua a soffrire le conseguenze della recente “crisi” tecnologica con l’upgrade ai 10nm (e poi ancora ai 7nm) che tarda ad arrivare. Le nuove CPU potranno contare fino a un massimo di 10 core di processore, con supporto all’Hyper-Threading e quindi con la capacità di gestire 20 thread simultaneamente.
I primi segni di Comet Lake si sono visti grazie ai recenti aggiornamenti apportati al codice di Coreboot, progetto di firmware open source alternativo al sistema proprietario UEFI, e grazie alle patch di Linux contenenti i primi identificativi PCI per le GPU integrate nelle nuove CPU (Gen9). Le CPU Comet Lake a 6 core della serie-U avranno un TDP da 28W, dicono le indiscrezioni, consumi che scendono ulteriormente fino a 15W o persino a 5W per i modelli quad-core.
Comet Lake in variante desktop farà poi uso dello stesso socket LGA 1151 v2 usato da Intel per i suoi più recenti processori Core. Il fabbisogno energetico e quindi i consumi, visto il perdurare dell’utilizzo dei transistor a 14nm, sono in questo caso inesorabilmente destinati ad aumentare anche grazie alla presenza delle nuove configurazioni a 10-core.