Il contratto JEDI (Joint Enterprise Defense Infrastructure) vale 10 miliardi di dollari e prevede l’ammodernamento dell’infrastruttura informatica del Pentagono con una nuova piattaforma cloud. Un appalto piuttosto ricco, che la Difesa USA (DoD) ha alla fine assegnato a Microsoft scatenando le ire (e le cause legali) di Amazon.
L’elenco delle aziende che avevano partecipato alla gara prima dell’assegnazione definitiva comprende nomi noti del settore come IBM e Oracle. Quest’ultima ha poi avviato una ulteriore contesa giudiziaria, sostenendo che il DoD avesse stabilito i requisiti minimi per l’assegnazione del contratto in modo da favorire, in maniera ingiusta e non necessaria, i concorrenti Amazon e Microsoft.
A Oracle ha ora risposto la U.S. Court of Appeals for the Federal Circuit, autorità giudiziaria di secondo livello che ha rigettato in toto il reclamo della corporation di Larry Ellison. I giudizi hanno stabilito che non ci sono stati “errori reversibili” nel processo di formulazione e assegnazione del contratto JEDI.
Rigettate anche le accuse di conflitto di interessi contro alcuni dipendenti del Pentagono passati a lavorare per Amazon dopo la formulazione del contratto. Resta da capire chi alla fine riuscirà a spuntarla tra Microsoft e Amazon, ora che il processo di conversione è stato messo in pausa in attesa della revisione da parte del Pentagono.