Successivo
spill app alternativa twitter

News

Cos’è Spill, l’app alternativa a Twitter

Martina Pedretti | 10 Luglio 2023

Twitter

Cos’è e come funziona Spill, l’app alternativa a Twitter che si definisce inclusiva per le comunità emarginate

Arriva Spill, la controparte di Twitter

Con sempre più limiti e restrizioni, gli utenti di Twitter stanno perdendo le speranze. Ora sul mercato si sta affacciando una nuova app, di nome Spill, che si presenta come la controparte inclusiva del social dedicato al microblogging.

Dopo Mastodon e Blueskye arriva quindi Spill, l’app creata da ex dipendenti della società di Elon Musk, particolarmente aperta alla cultura afroamericana e alla diversità.

I co-fondatori di Spill sono Alphonzo ‘Phonz’ Terrell e DeVaris Brown, entrambi afroamericani, e descrivono l’app come una “conversazione visiva alla velocità della cultura“. Alla piattaforma si sono iscritte alcune celebrità afroamericane come l’attrice Keke Palmer e il musicista e produttore Questlove.

A seguito di un aumento di interesse questa settimana dopo le modifiche più recenti di Twitter, l’app (originariamente lanciata a giugno) è ora al terzo posto tra le migliori app gratuite nell’App Store. A differenza di molte altre piattaforme, Spill ha in mente una base di utenti molto più focalizzata e afferma che non sta cercando di essere come Twitter.

Chi può scaricare a Spill? L’app è attualmente disponibile solo su iOS. Una versione per utenti Android è ancora in fase di sviluppo. Sebbene non ci siano restrizioni specifiche su chi può scaricarla, l’obiettivo è quello di creare spazi sicuri per utenti diversi. Dato il numero crescente di odio e molestie online, soprattutto per i gruppi emarginati, preservare spazi online più sicuri è diventato più importante che mai.

Spill è attualmente in beta testing limitato, il che significa che gli utenti interessati hanno bisogno di un codice di invito da un utente attuale per creare un account. Con un’ondata di popolarità durante il fine settimana, la piattaforma ha dovuto interrompere temporaneamente l’accesso ai nuovi utenti.