Il Latitude E6220 non si lascia sedurre dalle mode e porta avanti la tradizione dei 12 pollici super affidabili per il mercato business.
Anteprima di Pasquale Bruno
Articolo tratto da PC Professionale 251 di febbraio 2012
Già da diversi anni la diagonale di 13 pollici rappresenta un trend ampiamente seguito per i portatili ultrasottili; il MacBook Air ne è un classico esempio, ma ricordiamo anche che il formato da 13″ è quello d’elezione per la nuova famiglia Ultrabook di Intel. Il vantaggio di un portatile con display da 12 pollici sta nelle dimensioni ancora inferiori, che lo rende di fatto un notebook meno ingombrante e più facilmente trasportabile. Di contro, lo spessore di solito è superiore e la tastiera è più piccola e quindi meno comoda.
Il Dell Latitude E6220 è un classico esempio di ultraportatile di fascia business, destinato ad aziende e professionisti, che hanno bisogno di un oggetto molto compatto ma allo stesso tempo potente e soprattutto robusto. Va sottolineato che questo Latitude può essere considerato un portatile semi-rugged, con caratteristiche di resistenza superiori al consueto. Risponde infatti ad alcune specifiche MIL-STD-810F, utilizzate in ambito militare per definire la resistenza a urti, vibrazioni, shock, temperatura e impermeabilità agli agenti esterni come acqua e polvere.
Il telaio è realizzato con tecnologia Tri-Metal, che fa uso di elementi in alluminio e lega di magnesio; la tastiera è immune al versamento di liquidi e la finitura superficiale è antigraffio. Intorno al display c’è un bordo antiurto che, a notebook chiuso, impedisce l’ingresso della polvere.
Il primo particolare che colpisce utilizzando il notebook è la bontà della tastiera. È praticamente immune alle flessioni e nonostante le dimensioni per forza di cose ridotte consente una digitazione rapida e priva di errori. I tasti hanno un’ottima meccanica, apparentemente robusta e con un buon feedback. Anche il sistema di puntamento è apprezzabile, con un touchpad ampio e preciso. Manca lo stick al centro della tastiera. Avremmo preferito anche un sistema di blocco meccanico del display a notebook chiuso, presente invece su altri modelli della serie Latitude. Con 40 euro in più è possibile avere la tastiera retroilluminata, di grande utilità negli ambienti con poca luce.
Un pregio della politica di vendite di Dell è l’estrema possibilità di configurazione al momento dell’acquisto. Questo E6220 non fa eccezione ed è possibile scegliere a piacimento anche il più piccolo particolare, sia per quanto riguarda la dotazione hardware sia per il software e i servizi. Ci sono decine e decine di componenti tra cui scegliere, a partire dai quattro processori Intel fino alle tre diverse schede wireless; a noi è stata inviata una configurazione di fascia alta e il prezzo finale di conseguenza ne risente. Un processore Core i7 a 2,7 GHz su un notebook così piccolo non è ormai una sorpresa, ma fa sempre piacere notare la grande e insospettabile velocità a disposizione di un ultraportatile moderno. Specie se coadiuvata, come in questo caso, da un disco Ssd. Per chi vuole spendere meno sono disponibili Cpu di classe Core i3 o dischi tradizionali, ma consigliamo senza indugi di investire almeno nel disco a stato solido. Oltre a essere molto più veloce, è anche più resistente agli urti e alle vibrazioni rispetto a un disco magnetico, un fattore molto importante per la sicurezza dei propri dati, specie se di lavoro.
Un altro upgrade consigliato è per la Ram, espandibile da quattro a otto Gbyte, specie se si fa un pesante uso del multitasking o se si utilizzano applicazioni per la creazione di contenuti multimediali.
I nostri test hanno evidenziato ottimi punteggi proprio in virtù dell’accoppiata Cpu – Ssd; il sistema operativo si avvia in 12 secondi, grazie anche alla configurazione software particolarmente pulita.