Dopo Netflix, anche Disney Plus avrà il suo abbonamento con la pubblicità.
A partire dal 3 novembre Netflix ha reso disponibile per i suoi abbonati italiani il piano Base con pubblicità a soli 5,49 euro al mese. A quanto pare, anche Disney Plus seguirà le sue orme inserendo però la pubblicità nel piano base già offerto ai suoi clienti e offrendo così un nuovo abbonamento a chi non vorrà vedere gli annunci pubblicitari durante la visione dei contenuti.
La piattaforma streaming di topolino dall’8 dicembre negli Stati Uniti aumenterà i suoi prezzi e inserirà la pubblicità nel piano base. Ancora non ci è dato sapere con esattezza quanti spot saranno inseriti all’interno del film o della serie che stiamo guardando né tantomeno quanto durerà ogni singolo spot. La cosa certa è che questi annunci verranno mostrati all’inizio del video e durante la riproduzione.
Come riportato da Repubblica, lo stesso servizio streaming specifica attraverso la pagina di FAQ che la riproduzione degli annunci può essere anche velocizzata. Inoltre, gli spot non verranno mostrati nei contenuti utilizzati dai profili per bambini, nei contenuti Disney Junior e in quelli destinati agli under 7.
Quanto costa l’abbonamento con pubblicità e senza
Ma quanto costa l’abbonamento con pubblicità di Disney Plus e quanto quello senza annunci pubblicitari?
Chi usufruisce dell’offerta base e non vuole cedere all’aumento dei prezzi, continuerà a pagare 7,99 dollari al mese. Qui, nei suoi contenuti saranno appunto aggiunti gli annunci pubblicitari.
Verrà reso disponibile l’abbonamento Premium al prezzo di 10,99 dollari al mese o di 109,99 dollari all’anno. Attraverso quest’ultimo nuovo piano si potranno guardare i contenuti senza alcuna pubblicità e si potrà effettuare il download.
Come accennato in precedenza, i nuovi prezzi entreranno in vigore a partire dall’8 dicembre negli Stati Uniti per i nuovi abbonati. Chi è già cliente Disney Plus, invece, avrà tempo di decidere che piano scegliere fino alla prima data di fatturazione a partire dall’8 dicembre.
Per quanto riguarda l’Italia, invece, al momento il piano rimane invariato. Restiamo in attesa di scoprire ulteriori novità al riguardo.