Disney presenta ufficialmente il marchio del suo nuovo servizio di streaming audiovisivo, una piattaforma in arrivo l’anno prossimo con un gran numero di novità per i fan di Star Wars, i cinecomic Marvel e altro ancora.
Dopo aver scatenato il panico nel mercato dello streaming con l’annuncio dell’abbandono di Netflix, nell’estate dell’anno scorso, Disney è ora tornata sulla questione presentando ufficialmente il brand della sua nuova piattaforma multimediale: lo streaming di Mickey Mouse si chiamerà semplicemente Disney+, arriverà nei prossimi mesi e includerà un gran numero di show assolutamente esclusivi.
Il CEO di Disney Bob Iger ha presentato ufficialmente Disney+ durante la comunicazione dei dati trimestrali agli azionisti, anticipando alcuni, fondamentali dettagli sui contenuti ma tenendosi a debita distanza dalle questioni meramente economiche (leggi “prezzo del biglietto” per gli utenti finali) o tecnologiche.
Disney+ arriverà nel corso del 2019, ha spiegato Iger, e a quanto pare sarà inizialmente limitato al solo mercato statunitense; il nuovo servizio includerà ovviamente le serie e i film (presenti e futuri) marcati Star Wars e Marvel, due delle franchise di più alto profilo di proprietà della casa di Topolino. Due brand che non saranno dunque più accessibili dagli abbonati al solito Netflix.
Esclusive imperdibili
I contenuti esclusivi di Disney+ attualmente in via di produzione includono invece una serie live-action che narra le avventure della spia ribelle Cassian Andor, già vista in Rogue One: A Star Wars Story e interpretata ancora una volta dall’attore Diego Luna. Tornerà anche Tom Hiddleston nel ruolo di Loki, il dio norreno degli inganni (e fratello del più noto e biondo Thor) con una serie tutta per se.
Secondo quanto comunicato da Disney, questa è solo la punta dell’iceberg di un’offerta pensata per solleticare l’interesse della futura utenza di Disney+, una piattaforma che si prospetta imperdibile più o meno per tutti gli appassionati di cinema e contenuti in serialità. E che potrebbe davvero affondare Netflix come l’iceberg il Titanic, o quantomeno ridurre il business dell’attuale colosso dello streaming a dimensioni molto più contenute. Per gli utenti che preferiscono la pirateria allo streaming “legale”, invece, cambierà decisamente poco.
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