Dropbox è il diffuso servizio per il salvataggio e la condivisione dei dati che, nel corso del tempo, ha contribuito a rendere sempre più popolare questo concetto di conservazione dei file. La società di San Francisco è stata presa di mira dagli hacker, i quali hanno portato a termine un attacco di proporzioni notevoli.
I pirati informatici sono infatti riusciti a recuperare i dati di accesso al servizio cloud di ben 68 milioni di iscritti alla piattaforma, un’operazione che ha spinto l’azienda a inviare in tempi rapidi una mail ai propri iscritti, attraverso la quale ha richiesto – per precauzione – di procedere alla sostituzione della propria password per il login su Dropbox, una richiesta formulata a chi si è registrato al servizio prima di giugno 2012.
La società di San Francisco ha fatto sapere che il suo sistema di monitoraggio del servizio non avrebbe individuato particolari anomalie derivanti da minacce, e ancora, sempre secondo Dropbox non dovrebbero essersi verificati degli abusi nel servizio da parte degli hacker: nonostante tutto, però, l’azienda ha deciso di segnalare ai suoi iscritti di adottare la precauzione di sostituire la password non appena avessero fatto login al servizio.
Prima di Dropbox, anche altri servizi hi tech come Yahoo, MySpace e LinkedIn sono stati toccati dagli hacker, considerando come siano venuti alla luce casi di attacchi (con violazioni di account) riconducibili al periodo compreso tra il 2012 e il 2013. Gli hacker, nel caso di Yahoo, hanno peraltro messo in vendita sul dark web ben 200 milioni di credenziali degli utenti, per la somma di 1800 dollari.