Per sapere chi ha ragione tra Epic ed Apple bisognerà attendere l’esito del processo. La giudice Yvonne Gonzales Rogers ha confermato quanto stabilito a fine agosto: Fortnite non può tornare su App Store, ma allo stesso tempo Apple non può impedire l’accesso all’account che consente ad Epic di gestire Unreal Engine. Quella emessa il 9 ottobre è la versione permanente dell’ordine restrittivo temporaneo del 24 agosto.
In attesa del processo, previsto per il mese di maggio 2021, la giudice ha deciso che il popolare gioco non tornerà sullo store di Apple, a meno che Epic non elimini il sistema di pagamento diretto in-app che ha dato origine allo scontro legale tra le due aziende. Come è noto, la software house guidata da Tim Sweeney non vuole pagare la commissione del 30% prevista dalle linee guida di App Store. Epic non può nemmeno pubblicare nuovi titoli per iOS.
La giudice ha tuttavia vietato ad Apple di bloccare l’accesso ai tool di sviluppo che Epic utilizza per aggiornare Unreal Engine, il motore grafico scelto da altre software house per la creazione dei giochi. In pratica la diatriba legale non può avere conseguenze negative per le terze parti.
Durante l’udienza di fine settembre, le due aziende hanno esposto le loro ragioni. In base alle parole della giudice sembra che le probabilità di successo per Epic siano molto basse, in quanto la vicenda è nata dal mancato rispetto del contratto stipulato con Apple. Contrariamente a quanto ipotizzato, il processo del 3 maggio 2021 si svolgerà solo davanti ai giudici (quindi senza giuria popolare).