Continua il botta e risposta tra le due aziende in attesa della prima udienza programmata per il 28 settembre. Epic Games ha depositato un nuovo documento per supportare l’ingiunzione preliminare, affermando che quanto scritto da Apple è falso. La giudice Yvonne Gonzalez Rogers deciderà se il famoso gioco Fortnite dovrà ritornare su App Store.
L’azienda di Cupertino aveva dichiarato che la causa intentata da Epic è in realtà una campagna di marketing studiata a tavolino per attirare l’attenzione verso Fortnite, dato che il gioco è sempre meno popolare tra gli utenti (l’interesse è diminuito del 70% tra ottobre 2019 e luglio 2020).
La software house afferma invece che nello stesso periodo il numero di utenti giornalieri è aumentato del 39%. Il dato considerato da Apple è riferito alle ricerche effettuate su Google, in particolare al picco di ottobre 2019, quando è stato annunciato l’evento in-game The End (il famoso buco nero che ha inghiottito il mondo di Fortnite).
Epic respinge anche altre affermazioni di Apple, tra cui quella che l’aggiornamento del gioco rilasciato il 13 agosto rappresenti un pericolo per la sicurezza. Il metodo di pagamento diretto è stato aggiunto per offrire un’alternativa a quello di Apple (con il quale deve essere pagata la commissione del 30%).
La software house sottolinea per l’ennesima volta che Apple ha il monopolio nella distribuzione delle app e nella gestione dei pagamenti in-app. Questo monopolio viene mantenuto attraverso condizioni contrattuali illegali e restrizioni tecniche che ostacolano la concorrenza. L’azienda di Cupertino continua a sostenere che Epic ha violato le regole di App Store. A fine mese ci sarà la decisione sull’ingiunzione preliminare, ma lo scontro durerà parecchi mesi.