L’ultimo “prodotto” di Facebook non ha nulla a che fare con nuovi algoritmi o applicazioni rivoluzionarie, dalla divisione VR dell’azienda arriva invece una nuova unità di tempo: il “flick’’, definito come “la più piccola unità di tempo più ampia di un nanosecondo”, è equivalente a 1/705.600.000 secondi (un numero talmente piccolo da rendere inutile scriverlo in decimali). Può sicuramente lasciare perplessi il fatto che Facebook abbia bisogno di inventare un’unità di tempo, considerando anche quanto sia breve, eppure il flick potrebbe avere delle potenzialità interessanti.
Nel campo della programmazione ci si trova spesso di fronte alle frazioni di secondo, il che comporta spesso dover lavorare con numeri decimali, periodici e comunque complessi, rendendo necessarie delle approssimazioni che li rendono però inesatti. Un esempio è quello dei 60fps, tanto ricercati nell’industria dei videogiochi: un frame ogni 1/60 di secondo significa un fotogramma ogni 16,666666…millisecondi, numero periodico impossibile da definire, se invece lo si approssima a 16,666667 diventa sbagliato, e un errore del genere può avere conseguenze importanti.
L’intenzione che sta dietro al flick è quella di semplificare la vita a chi deve avere a che fare con questo genere di conti: quel numero indefinito si traduce in 2.940.000 flick, senza virgole né dannose approssimazioni. La stessa cosa si ripete con moltissimi numeri utilizzati nella programmazione in C++ e non solo, estendendosi anche alle frequenze audio e video: 1/705.600.000 si divide infatti esattamente, ad esempio, per 8, 16, 22.05, 24, 25, 30, 32, 44.1, 48, 50, 60, 90, 100 e 120, risultando molto più comodo delle frazioni di secondo per lavorare in determinate situazioni.
Sarà interessante scoprire se il flick diventerà da qui in poi lo standard nel campo, o verrà deciso di mantenere le unità di tempo più tradizionali.