“Disputed“, ovvero contestata. Questo è il tag con il quale Facebook lo scorso venerdì in America ha contrassegnato un articolo riguardante Trump pubblicato da The Seattle Tribune, secondo cui le varie fughe di notizie riservate sul presidente deriverebbero dal fatto che usa uno smartphone Android poco sicuro. Qualcuno sarebbe riuscito così ad hackerarlo per ottenere dati e informazioni.
Dunque le notizie, come annunciato dallo stesso social network, non saranno eliminate, ma semplicemente etichettate come false, avvertendo gli utenti ignari sulla loro vera natura. Ovviamente, Facebook non sarà da solo ad analizzare la valanga di notizie, ma si appoggerà a società terze che analizzeranno le segnalazioni ed eventualmente le convalideranno. La prima fake news, infatti, è stata smascherata grazie all’aiuto di Snopes.com e PolitiFact, portali di fact checking che collaborano proprio con Facebook e analizzano gratuitamente le notizie già segnalate come possibili bufale dai stessi iscritti.
Il suo nuovo sistema di segnalazione per fake news è in attesa per essere esportato presto anche in Europa.