Facebook, che da sempre ha la nomea di copiare i suoi competitor, ha iniziato a lavorare su un social basato sulle chat audio, simile a Clubhouse. Il prodotto sembra somigliare quindi alla popolare app che negli ultimi giorni è stato sulla bocca di chiunque. La notizia arriva dal NY Times, che ha avuto l’informazione di alcuni insider che sostengono Facebook si voglia espandere verso nuovi mezzi di comunicazione.
Clubhouse è un social network basato sulla creazione di stanze dove le persone, solo con l’uso dell’audio, parlano di determinati argomenti. Anche Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, è entrato su Clubhouse e ha creato una room per parlare di realtà aumentata e virtuale. Nemmeno lui quindi ha resistito al fascino della novità, e ha voluto testare su pelle il suo utilizzo. Da qui pare che sia nata l’idea di creare un social simile a Clubhouse, anche se i portavoce di Facebook hanno dichiarato che non ne possono ancora parlare.
“Abbiamo messo in contatto le persone con audio e video per tanti anni e cerchiamo sempre di esplorare nuovi metodi per migliorare quell’esperienza per le persone”, ha dichiarato Emilie Haskell, una portavoce di Facebook.
Per il momento Clubhouse è un social ancora in beta, che quindi non è ancora pronta a essere resa pubblica. Tant’è che per accedervi è necessario un invito, valido solo per gli utenti iOS. Le stanze monotematiche possono accogliere migliaia di utenti che possono ascoltare ma anche esprimere la propria opinione.
Non è la prima volta che Facebook cerca di sviluppare applicazioni simili ad altre già esistenti. Per implementare la sua crescita, Zuckerberg ha acquistato Instagram, l’app di messaggistica WhatsApp e la società di realtà virtuale Oculus. Nel 2016 poi ha integrato su Instagram le Storie, un contenuto molto simile a Snapchat. Più recentemente sono arrivati invece i Reels, simili ai video di TikTok.
Clubhouse non è passato inosservato alla Silicon Valley, raccogliendo investimenti per oltre 100 milioni di dollari, e sarebbe ormai valutato a 1 miliardo di dollari. Centinaia di celebrità sono apparse sull’app aggiungendosi a chat esistenti o creando le loro stanze per promuovere i propri progetti.
Il successo dell’app tuttavia non è stato positivo in tutto il mondo, dato che in Cina è stato bloccato. Diversi cittadini infatti si sono uniti a stanze che parlavano di argomenti scomodi al Governo di Pechino, e lo hanno seguito a ruota anche Taiwan e Hong Kong.