Ci siamo interessati a più riprese della questione delle bufale su Facebook, sottolineando come la società di Mark Zuckerberg sia impegnata nella ricerca di una soluzione definitiva a quella che viene considerata una problematica di primo piano: chi non si ricorda delle polemiche di coloro i quali hanno sostenuto come il social abbia favorito Trump durante le passate elezioni?
Per archiviare in maniera decisa questa pagina della sua storia, l’azienda di Menlo Park ha deciso di puntare su un approccio duplice, con le segnalazioni ottenute tramite i suoi iscritti – c’è già un gruppo di utenti che sta testando la feature – e tramite una soluzione tecnologica basata sull’intelligenza artificiale, e introducendo quindi il lavoro di “revisione” di alcuni giornalisti.
Un consorzio di professionisti dei media, infatti, avrà il compito di verificare la veridicità delle notizie: qualora fossero infondate, le stesse verrebbero quindi indicate come “contestate dal controllo svolto da terzi”. Facebook, inoltre, sfrutterà altri riferimenti per la verifica degli articoli o dei post, come per esempio siti noti per verificare i contenuti proposti (ABC News e Associated Press).