In un report presentato dalla GAO (Government Accountability Office) al Congresso degli Stati Uniti relativo alle strutture IT governative emerge che il Pentagono e altre Agenzie degli Stati Uniti stanno ancora utilizzando sistemi informatici ormai vetusti per servizi critici e tra questi figurano anche funzioni dedicate alla gestione dei siti nucleari. Il report mostra come alcune unità di controllo dedicate alla gestione di siti nucleari utilizzano, infatti, floppy disk da 8 pollici e sistemi IBM / Serie 1 introdotti nel lontano – tecnologicamente parlando – 1976. Altre Agenzie utilizzano invece sistemi vecchi anche 50 anni e quindi risalenti al 1966.
Sempre secondo quanto riportato nel documento stilato dalla GAO, il mantenimento di questi sistemi informatici ormai sorpassati sarebbero costati ai contribuenti americani circa 61,2 miliardi di dollari solo per l’anno 2015; di contro i sistemi informatici utilizzati dalle Agenzie federali sarebbero costati solo 19,2 miliardi di dollari.
Un estratto del documento presentato dal GAO al Congresso degli Stati Uniti.
Il Tenente Colonnello Valerie Henderson – portavoce del Pentagono – ha dichiarato che “questi sistemi rimangono in funzione perché, detto brevemente, ancora funzionano“. Tuttavia il Pentagono ha fatto sapere che l’unità di comando e controllo dei siti nucleari si appresta a mandare in pensione i floppy disk entro la fine del 2017 e che porterà a termine il processo di ammodernamento dell’intera infrastruttura informatica entro il 2020.
Se può stupire che unità di comando e controllo stiano utilizzano sistemi che nessuno si sarebbe immaginato ancora in utilizzo, non è una novità che all’interno dei siti nucleari degli Stati Uniti siano tuttora in servizio dei floppy disk, ovvero una tecnologia abbandonata ormai da decine di anni nel mercato consumer. Nell’aprile del 2014 una troup della CBS è stata autorizzata a realizzare un documentario all’interno del centro di controllo per il lancio di missili balistici con testata nucleare e proprio in quel documentario si vede l’utilizzo di questa tecnologia che appartiene alla preistoria dell’informatica moderna.
Una immagine catturata all’interno del centro di comando e controllo.