L’acquisizione della società giapponese Sharp Corporation da parte della taiwanese Foxconn Technology Group sembrava una cosa fatta già due settimane fa, ma al momento di chiudere le trattative Sharp aveva svelato alcuni dati relativi a passività non ancora dichiarate che avevano costretto Foxconn a riconsiderare la propria offerta. Nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione Sharp aveva, infatti, comunicato una riduzione delle stime sugli utili per l’anno in corso e annunciato perdite di 170 miliardi di yen (circa 1,5 miliardi di dollari) nell’anno fiscale che si conclude a questo mese di marzo a causa del crollo nelle vendite dei pannelli a cristalli liquidi nel mercato dei tablets e della telefonia mobile. In quella occasione l’irritazione dei rappresentanti di Foxconn poteva essere il presupposto per un fallimento definitivo delle trattative, ma oggi sappiano che non è stato così.
Foxconn e Sharp hanno infatti dichiarato di essere giunti a un accordo che chiude in modo positivo la trattativa con un piatto che vale 3,5 miliardi di dollari. Si tratta di un ridimensionamento molto forte rispetto all’offerta di 6,2 miliardi di dollari che era sul tavolo fino a due settimane fa. L’operazione di acquisizione sarà espletata attraverso l’emissione di nuove azioni da parte di Sharp per un valore di 389 miliardi di yen (circa 3,5 miliardi di dollari), consentendo così a Foxconn di controllare due terzi del capitale sociale della nuova società .
Grazie all’acquisizione di Sharp, Foxconn migliora la propria posizione sul mercato allargando la propria catena di produzione e di fornitura di servizi per le aziende che si appoggiano ad essa per la realizzazione dei prodotti. Ora che l’azienda dispone di una divisione per la produzione di display, Foxconn si trova in una posizione di rilievo per negoziare anche con Apple in merito alla produzione delle prossime generazioni di dispositivi iPhone e iPad. Non solo, perché Foxconn potrà contare anche su nuovi contratti e integrare quelli che la legano alla produzione dei dispositivi dell’azienda di Cupertino.