Nei giorni scorsi, in occasione del Financial Analyst Day 2009, AMD ha annunciato la propria roadmap futura, mettendo finalmente in chiaro la propria strategia sui prodotti che vedremo nel corso del 2010 e 2011. Tra tutti spiccano due elementi innovativi: la nuova microarchitettura Bulldozer e Bobcat (di cui parleremo in un’altra notizia) e l’arrivo sul mercato di Fusion.
Quest’ultimo, diventato parte integrante della filosofia aziendale AMD “The Future is Fusion“, raggiungerà il mercato all’inizio del 2011 e rappresenterà il primo passo concreto verso la congiunzione tra Cpu e Gpu all’interno dello stesso chip. Ricordiamo infatti che i prossimi processori Intel con grafica integrata saranno di fatto composti da due distinti die saldati sullo stesso supporto, che comunicheranno tra loro come se fossero tradizionalmente separati.
Il primo processore Fusion sarà la congiunzione tra una Cpu attuale e una grafica DirectX 11 e, secondo le stime di AMD e i primi prototipi, sarà composto da circa 1 miliardo di transistor (ne contano ad esempio 758 milioni un Phenom II X4 e 2,15 miliardi una Radeon HD5870). Il processo produttivo sarà a 32 nm con conseguenti consumi ridotti e perfettamente compatibili con l’utilizzo in ambito mobile.
La prima implementazione di Fusion permetterà ad AMD di raggiungere il proprio scopo dichiarato da oltre 3 anni, integrando Cpu e Gpu in un unico chip. Questo modello non sarà però l’evoluzione finale del progetto in quanto AMD, procedendo ovviamente per gradi, “fonderà ” solo alcune parti logiche dei due chip, come il memory controller, l’accesso esterno, l’alimentazione e il clock gating. Cpu e Gpu, pur sullo stesso die, saranno logicamente separate dal punto di vista della pipeline di esecuzione. L’evoluzione successiva sarà quella di creare un unico chip in grado di svolgere istruzioni Cpu o Gpu all’occorrenza, rappresentando la piena maturazione del progetto Fusion.
Tutto questo, sinceramente, ci ricorda molto da vicino quanto accaduto qualche tempo fa quando, al termine della storica “corsa al MHz“, AMD avviò per prima l’era dei processori multicore (dual), fondendo sullo stesso die due distinte Cpu, separate logicamente ma fisicamente unite con molte parti in comune: gli Athlon 64 X2. Intel invece presentò i primi processori dual core con un approccio diverso, affiancando due Cpu distinte e complete sullo stesso package. AMD guadagnò allora un vantaggio notevole, che portò l’azienda al periodo di maggiore successo prestazionale e commerciale rispetto al concorrente. Intel, per almeno un paio di anni, non poté competere appieno con le soluzioni AMD, fino all’introduzione dell’architettura Core 2, con un approccio identico a quello del concorrente.
Fusion segnerà una svolta epocale? AMD ne è convinta; tra poco più di un anno trarremo le dovute conclusioni.