Nuove stime sulle visioni non autorizzate arrivano a confermare l’estrema popolarità della serie fantasy/drammatica di HBO anche presso gli utenti “pirata”. Un potenziale pubblico pagante che i network non possono permettersi di ignorare.
Come ampiamente previsto e anticipato nei giorni scorsi, l’episodio di apertura dell’ottava stagione di Game of Thrones (Il Trono di Spade in Italia) ha fatto registrare numeri da primato tra i fan e gli appassionati della serialità in salsa fantasy. Nuove stime arrivano ora a quantificare con maggiore precisione l’exploit della premiere, e si tratta di cifre da capogiro.
Stando a quanto comunicato da MUSO, società specializzata nel monitoraggio del consumo di contenuti pirata, il numero degli spettatori che hanno visionato il primo episodio della nuova stagione di Game of Thrones in formati “non autorizzati” ammonta a più di 54 milioni. E questo solo nelle prime 24 ore di disponibilità dello show on-line.
A titolo di confronto, le diverse declinazioni dello streaming ufficiale di HBO hanno totalizzato “appena” 17,4 milioni di spettatori sintonizzati in contemporanea. Secondo MUSO, lo streaming illegale ammonta al 76,6% dei 54 milioni di visualizzazioni pirata citate poc’anzi; il numero di download dai cyber-locker Web ha raggiunto il 12,2%, mentre le condivisioni sui portali di torrent pubblici e privati sono state dell’11%.
I paesi che più hanno piratato il primo episodio dell’ultima stagione di Game of Thrones sono secondo MUSO India, Cina e Stati Uniti con rispettivamente 9,5 milioni, 5,2 milioni e 4 milioni di spettatori; il resto della Top Ten è invece occupato da UK, Nigeria, Iran, Kenya, Francia, Canada e Australia.
Le stime di MUSO sono parzialmente basate sui dati forniti da SimilarWeb, e sono sostanzialmente focalizzati su un approccio “Web-centrico” non prendendo in considerazione canali dalla popolarità crescente come i download da Usenet o i box per lo streaming pirata direttamente sul TV-set domestico.
Anche considerando questa non triviale mancanza, comunque, i dati forniti da MUSO rappresentano un importante strumento informativo di valutazione delle future strategie commerciali per produttori e distributori di contenuti seriali. Molti, tra le decine di milioni di “pirati” di Game of Thrones, hanno scaricato/condiviso/visionato lo show in formato non autorizzato perché i canali ufficiali erano inaccessibili nel paese di competenza oppure erano disponibili a un prezzo troppo alto o in forme poco convenienti.