Dopo aver cambiato il suo nome da Google Apps for Work a G Suite, la suite per la produttività in ufficio di Big G si arricchisce di 5 nuove feature, contraddistinte specialmente dal fatto che aiutano a migliorare la gestione dei flussi di lavoro all’interno delle grosse aziende, apportando inoltre all’interno di queste applicazioni un approccio più smart, in linea con la filosofia di Google.
A titolo di esempio, qualora un utente digitasse all’interno dei Docs una frase come “Andrea deve creare un documento dedicato ai ricavi previsti”, l’app suggerirà in maniera istantanea di introdurre uno specifico task nella programmazione, assegnando lo stesso alla persona realmente incaricata di svolgere questo compito: ciò non impedirà comunque di creare “manualmente” questi task.
Al momento, la nuova feature funziona soltanto nella versione desktop di Docs, mentre l’assegnazione manuale dei compiti è già disponibile (oltre a Docs) su Sheets e Slides, tanto su desktop quanto su mobile, con un’immediata notifica all’utente, sfruttando l’e-mail, dell’assegnazione del compito.
Le app della G Suite ora permettono anche di individuare subito quali compiti spettano all’utente, mettendo in evidenza i documenti che devono essere elaborati per concludere i task: gli stessi file saranno infatti evidenziati con un badge, che li mette in relazione con i compiti da svolgere.
Anche Google Forms, poi, ha ricevuto un update: in questo caso, Big G ha introdotto un po’ di tecnologia machine learning per rendere più semplice l’uso di questo servizio, che ora suggerisce risposte in funzione delle query inserite, potendo anche approfittare ora della funzione per l’upload dei file.
Da notare, infine, che Google Drive è supportato anche su Slack, un aspetto che permette di incrementare la produttività e la flessibilità nello svolgimento dei lavori qualora si utilizzasse quella piattaforma di comunicazione.