Ha fatto scalpore in questi giorni un passaggio di consegne senza precedenti nel mondo delle criptomonete, ovvero lo svuotamento di un wallet digitale contenente quasi 1 miliardo di dollari in Bitcoin. Le speculazioni sull’autore dell’operazione vengono ora messe a tacere dalle autorità statunitensi: quel denaro in criptomoneta è stato sequestrato dal Dipartimento di Giustizia (DoJ).
Stando al comunicato ufficiale pubblicato dal DoJ, il sequestro preventivo dei circa 69.370 BTC è la conseguenza di una causa civile avviata il 3 novembre scorso. Le autorità hanno effettuato il più grande sequestro di criptomonente della storia, recuperando almeno parte del denaro collegato al business illegale di Silk Road.
Il denaro era in possesso di un misterioso “individuo X”, che ha accettato di collaborare con le autorità giudiziarie consegnando di fatto le chiavi del malloppo al DoJ. Nessun crack della password, insomma: l’accesso e il trasferimento di fondi dal wallet Bitcoin è avvenuto con il pieno consenso e la collaborazione del proprietario.
Il miliardo di dollari in BTC ora in custodia della giustizia USA è parte del guadagno illecito proveniente dai traffici di Silk Road, marketplace di droghe e servizi illegali attivo negli anni passati sulla darknet di Tor. L’individuo X avrebbe sottratto i Bitcoin nel 2012 (o 2013) facendola in barba a Ross Ulbricht, il “boss” dell’organizzazione cyber-criminale che sta ora scontando una doppia condanna alla galera a vita senza possibilità di libertà condizionata.