Più volte su queste pagine abbiamo espresso apprezzamenti per i tablet con display da 8 pollici, che a nostro avviso rappresentano il compromesso ideale tra dimensioni e comodità d’uso. Sono meno ingombranti e più leggeri rispetto a un modello da 10″, e riescono tra l’altro a stare più agevolmente in una borsetta da donna. Rispetto a un modello da 7″ invece offrono più spazio a video per lavorare o divertirsi. Quel pollice in più fa aumentare del 35% l’area utile dello schermo rispetto a un classico 7 pollici; la differenza è evidente mettendo di fianco due dispositivi. Le pagine Web sono più leggibili, i pulsanti meglio cliccabili e si riesce a tenere sott’occhio una porzione maggiore della pagina, senza la necessità di ricorrere a uno zoom.
di Pasquale Bruno
Su un 8″ è possibile visualizzare senza troppi problemi la versione classica di molti siti Web, senza per forza passare dalla versione mobile, ottimizzata spesso per gli smartphone e non per i tablet. Se lo schermo ha un rapporto d’aspetto di 4:3 (come sull’iPad mini, per intenderci), la fruizione di fotografie, quotidiani, libri, fumetti, pubblicazioni a colori e documenti vari è decisamente più comoda. Uno schermo 16:10 invece va meglio con i film e i video widescreen, che vengono visualizzati a pieno schermo; con un 4:3 si hanno due bande nere superiormente e inferiormente. Un moderno tablet da 7,9″ o da 8″ può avere un peso molto ridotto, specie se è un modello top di gamma: si varia in genere tra 300 e 450 grammi, decisamente meno rispetto a un 10 pollici. Anche gli spessori si sono ridotti di molto e si rimane quasi sempre sotto il centimetro; i migliori si attestano su 6,5 – 7 millimetri, vale a dire meno di uno smartphone di fascia medio-alta.
Come scegliere bene
In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione sui tablet con Android, che rappresentano oggi la fetta più consistente del mercato (il 61,9% secondo i dati di Gartner per il primo trimestre 2014). Oggi con 200 euro si può comprare un valido prodotto, anche con interfaccia 3G / 4G integrata. La soglia minima è di 150 euro, con la sola rete Wi-Fi, ma in questa fascia bisogna stare molto attenti perché è ricca di prodotti obsoleti (i classici fondi di magazzino), poco dotati tecnicamente o con varie lacune a livello costruttivo. Il punto debole dei prodotti molto economici è di solito il display, che può essere di bassa qualità . Si possono trovare inoltre un processore lento, una scarsa dotazione di Ram, componentistica economica come un Gps che non riesce ad agganciare i satelliti o una rete Wi-Fi con portata ridotta. Non sperate di comprare un tablet di grande qualità al di sotto dei 150 euro. Il primo aspetto da affrontare riguarda la connettività cellulare integrata o meno. A nostro avviso è diventata praticamente un obbligo per chi usa il tablet in giro; se l’utilizzo primario è invece a casa sul divano se ne può fare a meno.
Tramite il tethering un tablet solo Wi-Fi può utilizzare la connettività Internet di uno smartphone, con quest’ultimo che si trasforma di fatto in un access point wireless. Tale evenienza però ha diversi limiti. È una procedura spesso macchinosa, che va attivata manualmente; bisogna poi prestare molta attenzione alla sicurezza impostando una password non banale e soprattutto è in grado di prosciugare rapidamente la batteria del telefono. Con un tablet 3G o 4G tutto è più semplice e immediato; naturalmente c’è da mettere in conto la sottoscrizione di un piano tariffario con il proprio operatore. Un altro importante criterio di scelta è il display, che può essere a risoluzione Hd (1.280 x 800 o 1.024 x 768 pixel) oppure Full Hd (solitamente 1.920 x 1.200 pixel). Ovviamente questi ultimi sono più costosi ma hanno una definizione molto superiore. Alcuni si spingono oltre, arrivando a 2.560 pixel orizzontali. Valutate se per i vostri utilizzi sia meglio un display con rapporto di 4:3, come spiegato all’inizio; purtroppo, iPad mini a parte, stanno diventando più rari. Un altro criterio di scelta potrebbe essere il sistema operativo. I modelli più recenti hanno a bordo Android 4.4, ma è facile trovarne molti fermi ad Android 4.3. Quelli con Android 4.2 o 4.1 andrebbero evitati, a meno di forti sconti. In questi casi, prima dell’acquisto vale la pena controllare sul sito del produttore se esiste un aggiornamento del firmware. (…)
Estratto dell’articolo pubblicato su PC Professionale di novembre 2014