Asus aggiorna la propria gamma di Lcd-Pc con i processori Intel Sandy Bridge e grafica AMD di ultima generazione.
Anteprima di Davide Piumetti
Articolo tratto da PC Professionale 242 di maggio 2011
Il segmento dei sistemi Aio (acronimo dietro cui si nasconde all-in-one), spesso comunemente chiamati Lcd-Pc, è quello che negli ultimi due anni ha contribuito a mantenere su buoni valori le vendite dei sistemi desktop e del quale si prevede la crescita maggiore nel prossimo medio periodo. Questo particolare tipo di soluzioni, in cui tutti i componenti hardware sono racchiusi all’interno dello stesso involucro, solitamente dietro al monitor, rappresenta una delle naturali evoluzioni dei desktop tradizionali.Sacrificando parte dell’agilità di intervento sui componenti interni e utilizzando alcuni elementi di chiara derivazione notebook, i produttori possono così proporre sistemi caratterizzati da una buona potenza complessiva insieme a ingombri davvero ridotti, paragonabili a quelli del solo monitor Lcd.
Grazie inoltre alle ultime evoluzioni tecnologiche la loro potenza elaborativa è salita a ottimi livelli, permettendone un utilizzo completo a 360 gradi. In queste pagine andiamo ad analizzare l’ultimo nato in casa Asus, il modello all-in-one ET2400IGTS che promette, come recita lo slogan della nuova serie Aio Asus, di rivoluzionare l’intrattenimento domestico. La linea ET2400 si accomuna per l’estetica e l’adozione del pannello frontale multitouch da 23,6 pollici 16:9 e risoluzione 1.920 x 1.080 FullHD, in grado di offrire buone prestazioni globali pur non spiccando nel panorama globale dei monitor ad alta definizione (nessun modello touch compete oggi con gli schermi tradizionali). La scocca esterna, atta a contenere l’hardware di ultima generazione utilizzato da Asus, si presenta con una linea piuttosto arrotondata, senza spigoli a vista e ingombri che risultano a conti fatti davvero importanti. Lo spessore del prodotto è infatti nel punto di massima estensione di circa 10 cm, un valore che contribuisce a rendere il modello piuttosto ingombrante e con un peso complessivo di poco superiore a 13 kg.
Il frontale ospita il solo schermo e la cornice, fino troppo larga e spessa, mentre sul retro sono posizionate gran parte delle connessioni esterne. In ordine troviamo quattro Usb 2.0 di difficile e scomodo accesso, un’uscita Vga, una Hdmi, un Rj-45 per la rete Ethernet e il connettore per l’alimentatore esterno di tipo notebook, di dimensioni considerevoli e dalla potenza massima di 150 watt. Un pratico sportello permette l’accesso all’interno, consentendo però nella pratica la sola sostituzione o aggiornamento della memoria Ram So-Dimm, grazie alla presenza di ben quattro slot di cui solamente due occupati.
Sulla sinistra sono presenti due porte Usb 3.0, un lettore di schede di memoria Sd e i classici jack per cuffia e microfono. Sul lato destro trovano invece spazio i pulsanti per l’accensione, l’accesso al menu del monitor e i tasti per la regolazione del volume. Poco dietro, posizionato alla stessa altezza del tasto di accensione e dotato infelicemente della stessa forma, si trova il pulsante per l’estrazione del cassetto Dvd, su questa macchina un lettore Blu-ray e masterizzatore multiformato Cd/Dvd. Più di una volta, data la posizione, abbiamo premuto erroneamente il tasto di spegnimento invece di quello per la rimozione del disco, confermando la poca ergonomicità generale del sistema Asus.