Il primo produttore mondiale di microprocessori, in seguito a un primo trimestre 2010 segnato da ottimi risultati finanziari, punta ad incrementare la produzione dei modelli a 32 nm fino al 27% entro fine 2010.
I numeri del colosso di Santa Clara parlano chiaro: Intel produce circa l’85% dei processori in commercio, con il 3% di essi costruito a 65 nm, l’87% a 45 nm e solo il 10% con il nuovo processo a 32 nm.
Entro la fine di questo 2010 Intel prevede di modificare la propria capacità produttiva spingendo i modelli a 32 nm (base di partenza della futura microarchitettura Sandy Bridge) fino al 27% del totale, sospendendo i modelli a 65 nm e portando di conseguenza i 45 nm al 73%.