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Test: Intel Core i7 5960X, il sovrano dei processori desktop

Redazione | 21 Novembre 2014

Asus Cpu Intel

La prova e le prestazioni Per misurare le prestazioni del processore “consumer” più veloce del mercato abbiamo approntato una piattaforma […]

La prova e le prestazioni

Per misurare le prestazioni del processore “consumer” più veloce del mercato abbiamo approntato una piattaforma hardware dotata di componenti recenti e dalle prestazioni elevate: la scheda madre è la Asus X99-A, il kit di memoria fornitoci da Kingston è l’HyperX Predator (HX430C15PBK4/16), la scheda grafica è un modello di riferimento della Radeon R9 295X2, ì il disco di sistema e per le applicazioni è un Radeon R7 SSD da 240 Gbyte; il sistema operativo è Windows 8.1 Professional con gli ultimi aggiornamenti Windows Update.

i7-Caratteristiche

Se siete in possesso di un processore Extreme basato su architettura Ivy Bridge-E non osserverete un incremento macroscopico delle prestazioni, a meno che non utilizziate applicazioni in grado di sfruttare al meglio i due core aggiuntivi del Core i7 5960X. La nuova piattaforma è, invece, molto più interessante per chi possiede una piattaforma su base Sandy Bridge-E o addirittura una precedente soluzione con processore di classe Extreme. In questo caso l’incremento di prestazioni e l’aggiornamento delle funzioni offerte dal chipset sono evidenti.

Misurare le prestazioni di questi processori e analizzare i risultati non è una operazione banale. Alcune applicazioni rispondono meglio a un incremento di frequenza, altre migliorano con l’aumentare del numero di core fino a una soglia critica, mentre altre ancora rispondono meglio a un incremento indefinito di core di calcolo piuttosto che alla frequenza operativa di questi ultimi. Le prestazioni per core offerte dal Core i7 5960X sono simili a quelle fornite dal Core i7 4960X, ma poiché l’architettura del primo dispone di due core in più possiamo è facile intuire come a trarre i maggiori benefici siano proprio gli utenti che utilizzano applicazioni molto spinte verso il multithread.

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Per quanto riguarda i videogiocatori più estremi, il vantaggio rispetto a una piattaforma con processore Core i7 4960X è da ricercare più nelle tecnologie offerte dal chipset e dalla scheda madre. La precedente generazione di Cpu Extreme offriva 40 linee Pci Express 3.0 e una frequenza operativa maggiore. Considerato che la maggior parte dei videogiochi non è ancora in grado di sfruttare in modo efficiente più di quattro core – i thread sono limitati per mantenere un’esecuzione fluida anche su processori dual core – è evidente che passare da 6 a 8 core (16 thread) ha un impatto limitato; in questo caso è preferibile una Cpu che può operare a una frequenza maggiore così da innalzare le prestazioni dei singoli core.

Nel complesso la nuova piattaforma top di gamma Intel e in modo particolare il processore rappresentano il punto di riferimento per l’attuale generazione di sistemi desktop. Se disponete di una piattaforma basata sul processore Intel Core i7 4960X l’incremento di prestazioni non è tale da giustificare l’acquisto di una soluzione che richiede il cambio di così tanti componenti.

Chi dispone di un sistema con socket 2011, ma di un processore di fascia “bassa” può valutare l’acquisto della Cpu prima indicata per ottenere un incremento di prestazioni. Chi, invece, dispone di un desktop di fascia alta più datato può prendere in considerazione il nuovo Core i7 di classe Extreme, ma con molta calma; è meglio attendere ancora qualche mese e aspettare un assestamento del mercato delle memorie Ddr4 per non pagare il sovrapprezzo dovuto alla scarsità  di questo componente.

Michele Braga

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