Oltre due anni di Covid (e il conseguente lockdown) hanno profondamente cambiato anche il nostro modo di lavorare e studiare, con smart working e DaD (didattica a distanza) che hanno rimpiazzato da tempo ufficio e scuola. Proprio per questo abbiamo dovuto adattare e riadattare gli ambienti domestici, non progettati per questi compiti specifici, per il lavoro e lo studio. Ma se, per i brevi periodi, le nostre case possono risultare adattabili e adatte, alla lunga le postazioni domestiche rivelano tutte le loro criticità, che possono impattare anche sulla nostra salute.
L’utilizzo prolungato di una postazione non ottimizzata, infatti, può portare alla comparsa di mal di schiena e di disturbi muscoloscheletrici dovuti a una postura errata. Per questo, in ufficio come a casa, è importante mettere in pratica le regole di base dell’ergonomia, soprattutto per quanto riguarda la posizione del monitor. Stando seduti con la schiena dritta e verticale, il display dovrebbe essere a circa 50 – 60 centimetri dal viso, con il bordo superiore dello schermo alla stessa altezza degli occhi o appena poco sopra.
Purtroppo sono pochi i monitor, in genere costosi, che hanno una base che consente tutte le regolazioni, in particolare quella dell’altezza. E anche quando i monitor dispongono di una base in grado di regolare l’altezza in modo adeguato, il “rischio” è che alla fine siano troppo ingombranti per una scrivania domestica, togliendo spazio prezioso a tastiera e mouse (e quindi di fatto costringendo l’utente a una postura non ergonomica).
Se il vostro monitor non consente un’escursione in altezza tale da posizionarlo correttamente, o se volete liberare più spazio possibile sulla scrivania, esiste però una soluzione molto semplice (e definitiva): un supporto da scrivania, come l’ICA-LCD 441 che abbiamo provato questo mese.
Techly ICA-LCD 441
Il catalogo Techly è particolarmente ricco di supporti da scrivania per monitor e comprende una quarantina di diversi modelli – considerando solo i supporti da scrivania – in grado di adattarsi alle diverse esigenze degli utenti. È infatti possibile scegliere tra supporti da appoggiare semplicemente alla scrivania e supporti da fissare, tramite morsetto o vite passante, al piano di lavoro, così come è possibile optare per soluzioni in grado di reggere uno o più monitor (fino a quattro).
Il modello che abbiamo provato si contraddistingue per la sua estrema versatilità, che lo rende adatto alle più disparate esigenze dell’utente. Realizzato in alluminio e acciaio e caratterizzato da un’elegante livrea grigio/bianca, l’ICA-LCD 441 è in grado di supportare monitor da 17 a 32 pollici (per un peso fino a 9 chilogrammi), anche curvi. Può essere agganciato tramite morsetto al bordo della scrivania (con spessore da 10 a 85 mm) oppure tramite vite passante (in questo caso lo spessore varia da 10 a 80 mm).
A differenza di altre soluzioni Techly, l’ICA-LCD 441 si caratterizza per una struttura a doppio braccio asimmetrico, con quello principale molto più esteso di quello secondario. Il braccio principale, fissato direttamente alla base, ha infatti un’estensione di 340 mm, mentre quello secondario ha un’estensione di 100 mm. Questa architettura asimmetrica offre un importante vantaggio in termini di ingombro: i due bracci possono essere sovrapposti e “appiattiti”, in una modalità stabile e perfettamente utilizzabile dall’utente. E in questa configurazione slim l’ICA-LCD 441 è l’ideale per le aree di lavoro più limitate, con un ingombro sulla scrivania virtualmente nullo. In orizzontale l’estensione massima dell’ICA-LCD 441 è di 510 mm, mentre in verticale varia da 165 a 450 mm.
Ma è nella totale libertà di posizionamento del monitor che l’ICA-LCD 441 si rivela praticamente perfetto: il monitor può essere posizionato esattamente nella posizione (e con l’inclinazione) desiderata dall’utente. I due bracci possono entrambi ruotare di ± 180° attorno alla verticale, ma se necessario, tramite una semplice vite, è possibile limitare la rotazione del braccio principale a ± 90°. Il giunto terminale, quello a cui fisicamente viene collegato il monitor, può invece ruotare di ± 90° lungo l’asse verticale e inclinarsi di ± 45° rispetto a quello orizzontale; è inoltre possibile ruotare lo schermo di ± 180°, passando dal posizionamento orizzontale a quello verticale e viceversa.
Il monitor viene fissato tramite un attacco Vesa (compatibile con lo standard Vesa 75 x 75 e Vesa 100 x 100), dotato di sistema di aggancio a slitta e blocco rapido. Per supportare un range di monitor così diversi (da 17” a 32”) e supportarli in modo stabile, il braccio principale è ammortizzato con una molla a gas. È inoltre possibile variare la tensione della molla, agendo su una vite a brugola, così come è possibile fissare l’inclinazione e la rotazione del monitor.
Ottima l’attenzione ai dettagli, come si nota dalla presenza di due supporti passacavi (uno sul braccio principale e uno sulla base), grazie ai quali è possibile sistemare i vari cavi in modo efficiente e ordinato. Segnaliamo infine che la confezione include tutto il materiale per l’installazione (sia per la modalità a morsetto che quella a vite passante), e perfino gli utensili. L’unico “difetto” dell’ICA-LCD 441, che è proprio di questo tipo di soluzione e non del prodotto in sé, è che non è adatto per l’installazione su scrivanie particolarmente sottili o realizzate con un piano di lavoro in materiale delicato (come legno tenero o lastra di vetro/cristallo). L’ICA-LCD 441 è in vendita a 81,79 euro, Iva inclusa.
PRO
Veramente molto solido e robusto
Massima possibilità di personalizzazione della posizione
Regolazione della tensione della molla e bloccaggio delle cerniere
CONTRO
Non adatto alle scrivanie più sottili o con piani di lavoro molto delicati