Il nuovo scanner piano di Plustek è uno strumento versatile per digitalizzare originali cartacei, negativi e diapositive. Buon rapporto prezzo/prestazioni.
Anteprima di Marco Martinelli
Articolo tratto da PC Professionale 256
OpticPro ST640 è un nuovo scanner piano con retroilluminatore incorporato per acquisire, oltre a originali riflettenti, anche negativi e diapositive. La dotazione di serie include tre telai adattatori, in grado di contenere film in striscia nel formato 24 x 36 mm, 120/220 e pellicole piane fino al 13 x 18 cm. L’unità può operare in tre diverse modalità , definite Auto, Ez e Advanced. La prima offre la massima facilità d’uso grazie alla tecnologia Ideas, che analizza gli originali posti sul piano di scansione, ne riconoscere il formato e ottimizza automaticamente l’acquisizione; la seconda e terza modalità , invece, consentono di aumentare l’efficienza nelle scansioni ripetitive e di accedere a tutte le funzioni del driver Twain.
Sul fronte hardware, l’ST640 si basa su un sensore Ccd con risoluzione di 3.200 ppi e profondità colore di 48 bit in input e output. Quattro pulsanti sono dedicati ai compiti ricorrenti di copia, scansione su email, generazione di Pdf e Ocr, mentre un quinto è programmabile in base alla proprie esigenze produttive. Ogni opzione è configurabile attraverso l’utilità Action Express, residente nella barra delle applicazioni di Windows.
I requisiti di sistema minimi assicurano la compatibilità della periferica anche con computer un po’ datati su cui gira Windows 2000 o una versione più recente del sistema operativo. Oltre ai driver di scansione e alle utilità di configurazione, il corredo software include gli applicativi Presto! ImageFolio 4 e Presto! PageManager 7 per la gestione di immagini e documenti, accompagnati da FineReader 9.0 Sprint di Abbyy per il riconoscimento ottico dei caratteri.
Il setup richiede solo i pochi minuti necessari all’installazione del software, gestita da una procedura guidata. Non è necessaria alcuna azione manuale di sblocco del carrello di scansione, eseguita automaticamente da uno switch posto sulla scocca inferiore che si attiva non appena si appoggia l’apparecchio sul piano di lavoro.
In tema di prestazioni, l’ST640 non si è rivelato particolarmente veloce, ma è stato sufficientemente preciso e versatile. È stato anche molto semplice gestire i vari tipi di pellicole supportate.
La modalità automatica basata sulla tecnologia Ideas è intrinsecamente lenta, perché richiede un passaggio preliminare per analizzare l’immagine prima di eseguire la scansione finale. Si è rivelata però molto comoda per acquisire contemporaneamente, trattare e generare file singoli partendo da originali multipli (fino a un massimo di 6 diapositive e 12 negativi 35 mm nel caso delle pellicole).
Nei test di laboratorio, la scansione di una foto A4 a 300 ppi ha richiesto 1 minuto e 19 secondi, mentre quella a 600 ppi di un fotogramma 24 x 36 mm circa 30 secondi. Con le pellicole, tuttavia, è consigliabile aumentare la risoluzione ad almeno 1.200 ppi o, meglio ancora, a 2.400 ppi. Il tempo di scansione aumenta (rispettivamente, 31 secondi e 52 secondi), ma la qualità ne guadagna. Con le diapositive da 6 x 6 cm, calibrazione e salvataggio in ImageFolio a 600 ppi hanno richiesto 2 minuti e 28 secondi a 600 ppi e 3 minuti e 32 secondi a 1.200 ppi, tempi ai quali vanno aggiunti i circa 60 secondi necessari per il riscaldamento iniziale della lampada.
Sul piano qualitativo, le scansioni di originali cartacei e diapositive sono apparse sostanzialmente corrette, a parte il contrasto e il livello di saturazione dei colori un po’ accentuato. I negativi, invece, ci hanno convinto assai meno a causa di un’evidente dominante verdastra (rilevata in particolare a 600 ppi) e da una resa piatta, con colori sbiaditi e una dinamica compressa. Per correggere questi difetti tali sono stati necessari strumenti di ritocco più sofisticati di quelli inclusi in ImageFolio 4.
In definitiva, L’ST640 è una delle soluzioni più economiche sul mercato per eseguire la scansione sia di originali riflettenti sia di diapositive e negativi, compito quest’ultimo da approcciare senza senza coltivare aspettative troppo elevate sul piano qualitativo.