I canali microfonici sono dotati di alimentazione Phantom +48 V, dunque possono pilotare senza difficoltà i microfoni a condensatore che ne hanno bisogno. L’alimentazione Phantom può essere abilitata separatamente per le porte 1-2 e 3-4. Per i quattro canali in ingresso, la scheda M-Audio offre anche un meter basato su una scala a 8 led colorati: utilizzando il Gain e il pulsante di Pad si può così impostare il volume di registrazione con precisione.
La manopola del volume è ampia e abbastanza scorrevole: si trova sulla parte destra della scheda, attorniata da altri comandi. Oltre ai già citati volumi per le cuffie 1 e 2, ci sono tre pulsanti per la selezione dell’uscita e altri utilizzabili per interfacciarsi direttamente al software. I pulsanti A, B e C permettono di attivare o disattivare, rispettivamente, le coppie di uscite 1-2, 3-4 e 5-6. Questo sistema di selezione può rivelarsi utile, per esempio, a chi dispone di tre diversi impianti per l’ascolto e vuole passare rapidamente dall’uno all’altro. I comandi Rewind, Fast Forward, Stop e Play hanno funzionato immediatamente in quasi tutte le applicazioni in cui li abbiamo provati, comprese le Daw (Digital audio workstation) Cubase e Reaper, mentre abbiamo avuto qualche problema con il pulsante Rec. Fortunatamente, queste piccole incompatibilità tra software differenti possono essere risolte con facilità . Il pannello di controllo della C600, infatti, dà la facoltà di scegliere quale pulsante della tastiera emulare alla pressione di ciascuno dei controlli disponibili. Nulla vieta, dunque, di utilizzarli anche per scopi differenti da quelli predefiniti. Il pulsante Multi situato a fianco del volume è ancora più flessibile: permette, infatti, di svolgere una serie di azioni in un ordine stabilito. Si possono così definire alcune sequenze utilizzate di frequente in un software di registrazione, come, per esempio, la serie di comandi registra, ferma, riavvolgi e riproduci. La sequenza dev’essere impostata sempre nel pannello di controllo della scheda (sezione Setup/Multi-button), ma è utilizzabile in qualsiasi applicazione Windows. Il pannello di controllo software della M-Audio C600 è abbastanza completo e curato, anche se non offre la stessa flessibilità dei prodotti di fascia superiore. È concepito per gestire 4 mixer virtuali separati, ciascuno con un’uscita stereo. I primi tre mixer utilizzano, rispettivamente, le uscite analogiche 1-2, 3-4 e 5-6, mentre il quarto sfrutta l’uscita digitale S/Pdif. Ogni pannello permette di controllare gli input hardware (i 4 analogici e l’ingresso S/Pdif) e i ritorni software delle 8 uscite. I canali possono essere accoppiati se si tratta di un segnale stereo oppure sono separabili. A ogni canale corrisponde un ampio meter, una manopola del Pan per controllare il posizionamento del segnale all’interno del panorama stereofonico, un pulsante di mute e uno di solo.
Il pannello di controllo permette anche d’inserire uno degli 8 effetti forniti dal Dsp integrato nella scheda: per ogni ingresso e per ogni ritorno software si può scegliere quale porzione del segnare inviare all’effetto. Gli effetti disponibili sono Echo, Delay e sei differenti riverberi (Plate, Hall 1 e 2, Room 1, 2 e 3), modulabili solo in base ai tre parametri Duration, Feedback e Volume. Il livello del segnale che rientra nel mix è regolato tramite la manopola Return disponibile sul master.
La configurazione del mixer è memorizzabile e richiamabile secondo le proprie esigenze, mentre il layout può essere modificato per una visualizzazione orizzontale o verticale.
Se necessario, si può attivare anche la modalità di visualizzazione solo meter, che fa risparmiare spazio sullo schermo. In caso di dubbi su quale sia il flusso del segnale all’interno del mixer si può consultare il comodo diagramma accessibile premendo il pulsante Flow.
La scheda di M-Audio è fornita con Avid Pro Tools SE 8, lo stesso Daw incluso in altre schede della famiglia (ne abbiamo parlato sul numero 252 di PC Professionale, nella recensione della scheda Avid Recording Studio).
Il pacchetto è adatto ai neofiti della registrazione digitale, ma lo sconsigliamo a chi è abituato a prodotti più sofisticati e completi, come lo stesso Avid Pro Tools 10 o Steinberg Cubase. La C600 è proposta anche in un’edizione che include Pro Tools MP9 a soli 89 euro in più: anche in questo caso non è la versione più recente del software di Avid, ma comunque un prodotto più ricco e completo.