AMD, dopo il successo commerciale delle proprie recenti soluzioni Radeon HD4800, che hanno colto impreparata Nvidia, si appresta al lancio di due nuovi modelli di fascia alta, che dovrebbero controbattere le prossime GeForce GTX con Gpu a 55 nm.Le due soluzioni si baseranno su un’evoluzione diretta del chip RV770 adottato sulle HD4850 e HD4870, chiamato RV775: più piccolo, con qualche transistor in meno ma dotato di caratteristiche tecniche davvero molto interessanti.
Innanzitutto il numero di shader processor passerà dalle attuali 800 a 840 unità , mentre le unità di Texture Address saliranno da 40 a 48. Questo aumento è dovuto a una piccola modifica interna dei chip, che perderanno parte delle unità di backup presenti attivando 40 shader oltre a quelli originariamente previsti da AMD.
Dobbiamo infatti rendere conto che AMD, nel progetto di RV770, ha incluso da subito 880 shader processor, abilitandone 800 di default e lasciando i restanti come una sorta di “backup” in caso di malfunzionamenti di qualcuno di essi. Con questa pratica, molto più comune di quanto si possa credere e adottata dalla stragrande maggioranza dei produttori, AMD si è assicurata da subito una resa produttiva elevatissima, dato che i pochi chip che presentavano qualche imperfezione potevano comunque contare su 800 shader perfettamente funzionanti.
I numeri mostrati nelle indiscrezioni risultano in leggero conflitto tra di loro, attualmente infatti RV770 utilizza 10 unità SIMD con 80 shader processo ciascuna (divise in 8 gruppi da 10) e per ogni unità SIMD è presente una Texture Unit con 4 Texture Address Processor. Portando a 48queste ultime, incrementando il numero di SIMD a 12 totali avremmo, fermo restando i parametri precedenti, un totale di 960 shader processor.
Per ottenere i numeri in tabella esiste però una possibilità , AMD potrebbe infatti aver ritoccato leggermente il progetto, introducendo in ogni unità SIMD 7 gruppi da 10 shader, per ottenere contestualmente i totali che vedete in tabella e una frequenza operativa superiore.
Le nuove schede, raggiunta ormai una resa produttiva stabile e molto elevata, vedranno dunque la degna conclusione del progetto RV770, che ha riportato AMD al vertice della categoria sia in termini di prestazioni sia come rapporto prezzo/prestazioni (anche se le ultime mosse di Nvidia stanno minando queste certezze).
Due i modelli che vedranno inizialmente la luce: già a gennaio vedremo l’erede della Radeon HD4870, chiamata HD4875 o, con un passaggio di consegne più evidente, HD5870. Oltre ai componenti interni aumenteranno radicalmente le frequenze operative, con il core che passerà dagli attuali 750 MHz a circa 900 MHz. La memoria, fissata a 512 Mbyte per il primo modello con una versione da 1 Gbyte in arrivo a breve, sarà di tipo Gddr5 e godrà di una frequenza operativa di ben 4 GHz.Il secondo modello, successore diretto della HD4850, adotterà la stessa nomenclatura vista prima, conHD4855 o HD5850. Anche in questo caso troviamo ottimi incrementi nelle frequenze, con il core che passerà da 625 a 725 MHz e la memoria (di tipo Gddr3) da 2 a 2,8 GHz.