Le modifiche più importanti le ritroviamo nella parte centrale del motore grafico: Barts XT dispone di 14 blocchi Simd, mentre in Barts Pro e LE il numero dei blocchi Simd scende rispettivamente a 12 e 10. Nel complesso il numero degli stream processor scende da 1.120 a 960 e quindi a 800. A fronte di questi valori varia il numero delle unità di texture e delle unità Rop attive: per il processore grafico Barts LE sono presenti 40 unità di texture (4 per ognuno dei 10 blocchi Simd) e 16 unità Rop.
Per contrastare il calo di prestazioni determinato dalla diminuzione delle unità di calcolo e delle Rop la frequenza operativa è stata impostata a 840 MHz, a metà strada tra i 900 MHz delle schede Radeon HD6870 e i 775 MHz dei Radeon HD 6850. Uno degli elementi più interessanti che emergono dall’analisi delle caratteristiche del Radeon HD 6790 è quello relativo al controller di memoria, la cui ampiezza è rimasta invariata a 256 bit. Sui prodotti di fascia economica l’ampiezza del canale di memoria è uno dei primi elementi a subire riduzioni in quanto l’impatto sulle prestazioni è notevole e non può essere aggirato modificando le frequenze operative. Equipaggiato con 1 Gbyte di memoria Gddr5 che opera alla frequenza base di 1.050 MHz (4.200 MHz equivalenti), questa scheda grafica offre la stessa banda di trasmissione dati massima teorica del modello HD 6870, pari a 134,4 Gbyte/s.
Le prestazioni sono risultate molto buone in riferimento al costo di acquisto; il Radeon HD 6790 si configura come un’ottima scelta per chi vuole allestire un sistema economico, ma comunque capace di eseguire giochi 3D con supporto DirectX 11, oppure aggiornare una configurazione di fascia bassa con una spesa limitata.
Sul fronte dei consumi AMD dichiara un Tdp massimo di 150 watt, motivo per il quale sono richiesti due alimentazioni ausiliari di tipo Peg a 6 poli, mentre il consumo in stato di idle scende a 19 watt.