E’ davvero un periodo nero per MSI, la corporation taiwanese che nel 2020 ha già dovuto affrontare il suicidio del CEO Sheng-Chang “Charles” Chiang e un incendio nell’impianto cinese di Kunshan. L’ultimo guaio dell’azienda riguarda il furto un carico di GPU GeForce RTX 3090 dal valore di centinaia di migliaia di dollari.
Stando a quanto denunciato alla polizia, 40 “container” carichi di GeForce RTX 3090 sono stati rubati da un impianto cinese di MSI. Il valore della merce sparita è di circa 336.000 dollari, più di 220 GPU Ampere, e secondo MSI il furto sarebbe avvenuto con la complicità di un dipendente interno.
L’area da cui sono sparite le GPU è infatti controllata tramite videosorveglianza, mentre i mezzi di trasporto che vanno e vengono dalla struttura sono ispezionati con una certa frequenza. Oltre a contattare la polizia, MSI ha anche offerto una taglia di 100.000 Yuan (circa $15.300) a chiunque potrà fornire informazioni utili sull’accaduto.
L’obiettivo principale di MSI è in ogni caso recuperare la merce sottratta, e in tal senso l’azienda ha anche detto di voler essere “clemente” con chi è coinvolto nella vicenda se deciderà di collaborare al recupero. Come tutte le altre novità hi-tech uscite in questi ultimi mesi, le potenti GPU GeForce RTX 3090 sono al momento uno dei prodotti più desiderati dagli utenti. Le aziende faticano a soddisfare la domanda della clientela, e il furto cinese ai danni di MSI non farà che esacerbare ulteriormente la situazione.