Con otto miliardi di transistor, Big Maxwell è la Gpu più potente e più grande di sempre per il settore consumer e in modo particolare per i videogiochi.
di Michele Braga
Con l’introduzione della GeForce GTX 980 in molti hanno pensato che Nvidia avrebbe aspettato le mosse della rivale Amd prima di rilanciarsi sul mercato con un nuovo prodotto. Invece, durante il GDC 2015, Jen-Hsun Huang – Ceo di Nvidia – ha estratto l’asso dalla manica e sorpreso tutti con l’annuncio di una nuova ammiraglia per la famiglia GeForce GTX: la Titan X.
Come ci si aspetta da un prodotto che si proclama primo della classe, i numeri della Titan X impressionano, soprattutto quando li si mette a confronto con quelli del precedente modello top di gamma in casa Nvidia.
La Gpu GM200 conta 8 miliardi di transistor, prodotti con tecnologia Tsmc a 28 nanometri e stipati in 601 millimetri quadrati di silicio. Si tratta del processore grafico per il settore consumer e videoludico con il maggior numero di transistor prodotto sino a oggi; inoltre Nvidia ha sfruttato quasi fino al limite le capacità del processo produttivo Tsmc che permette di produrre chip a 28 nanometri con una superficie massima di 630 millimetri quadrati.
Per questo motivo il GM200 è definito dalla stessa Nvidia come “Big Maxwell” è verosimilmente sarà il più grande e l’ultima implementazione di questa architettura fino all’introduzione di un processo produttivo più avanzato da parte di Tsmc o all’introduzione della prossima architettura Nvidia.
Come analizzeremo tra breve, il GM200 integra il 50% in più di risorse hardware e di calcolo rispetto al processore grafico GM204-400 alla base delle schede grafiche GeForce GTX 980: 3.072 Cuda Core contro 2.048, rispettivamente 192 e 96 unità di texture e unità Rop contro 128 e 64, un controller di memoria a 6 canali e 384 bit di ampiezza di banda contro i 4 canali e 256 bit. Insomma, la Titan X aggiunge molta potenza di calcolo che si traduce in prestazioni maggiori, ma soprattutto nella capacità di poter gestire qualunque tipo di gioco a risoluzione 4K e in modalità multi fotogramma, sia che si tratti di multi monitor, tecnologie stereoscopiche o visori per la realtà virtuale.