Gigabyte offre una soluzione dal prezzo contenuto che ben si adatta alle Cpu Intel Sandy Bridge-E a basso costo. Perfetta per chi vuole un desktop con prestazioni da workstation.
Anteprima di Michele Braga
Articolo tratto da PC Professionale 251 di febbraio 2012
Il processore Intel Core i7 3960X Extreme Edition, disponibile dal 14 novembre scorso, è la scelta senza compromessi per chi desidera allestire un desktop con caratteristiche di classe workstation. Per supportare questa Cpu è necessaria una scheda madre con chipset Intel X79 e socket Lga 2011 come la Gigabyte X79-UD3; questa piattaforma si candida, per prezzo e caratteristiche, come soluzione ideale anche per accompagnare il Core i7 3820, la Cpu con architettura Sandy Bridge-E economica a quattro core e supporto a otto thread, che sarà commercializzata a un costo inferiore ai 500 euro.
La disposizione molto ordinata dei componenti sul Pcb potrebbe far credere che questa scheda madre si limiti a offrire il minimo delle funzionalità . In realtà la X79-UD3 è un ottimo compromesso tra le funzioni integrate nel chipset e quelle aggiuntive; Gigabyte ha scelto di puntare a ciò che è realmente necessario riuscendo a spuntare un prezzo al dettaglio molto allettante.
Il chipset Intel X79 offre supporto a sei porte Serial Ata: due a 6 Gb/s (bianche) e quattro a 3 Gb/s (nere) con possibilità di realizzare configurazioni Raid (0, 1, 5 e 10); a fianco di queste sono presenti quattro ulteriori porte a 6 Gb/s gestite da due controller Marvell 88SE9172, per un totale di 10 unità Serial Ata interne alle quali si aggiungono due porte eSata collocate sul pannello posteriore della scheda madre. Le interfacce di collegamento esterno sono completate da 8 porte Usb 2.0 e da 2 porte Usb 3.0. Il comparto audio è gestito da un codec in alta definizione Realtek ALC898 a otto canali con supporto alla tecnologia Dolby Digital Home Theater. L’espandibilità del sistema è affidata alla presenza di quattro connettori Pci Express X16, due Pci Express X1 e da uno slot Pci standard che garantisce la compatibilità con la vecchia generazione di periferiche interne. La zona del socket occupa metà della superficie della scheda madre e raccoglie il circuito di alimentazione a 8+1 fasi, quello per l’alimentazione delle memorie e i quattro zoccoli per moduli Dd3, uno per ciascuno dei quattro canali del controller integrato nel processore Intel.
Per la prova abbiamo impiegato un processore Intel Core i7 3960X raffreddato con il kit a liquido prodotto per Intel da Asetek. Il sistema è stato quindi equipaggiato con un kit di memoria Kingston (KHX1600C9 D3K4/16GX) certificato per configurazioni a quattro canali di memoria, una scheda grafica AMD Radeon HD 6950 e un disco Intel Sdd X25-M con capacità di 80 Gbyte.
I risultati misurati nella batteria di test sintetici e specifici hanno messo in evidenza un livello di prestazioni in linea con quanto emerso dalle nostre precedenti prove con la piattaforma Intel di riferimento e quella Asus Rampage IV Extreme. Rispetto a quest’ultima i margini d’azione nel campo dell’overclock sono limitati, ma la Gigabyte X79-UD3 punta all’affidabilità in condizioni di utilizzo standard, che alle prestazioni assolute.
Con un prezzo su strada di poco sopra ai 200 euro, questa piattaforma è un’ottima scelta per chi desidera un prodotto che offre tutto il necessario per un desktop di alto profilo, con un risparmio sulle funzioni specifiche per l’overclock.