Dal punto di vista ergonomico la FT3, pur con le sue dimensioni contenute, si impugna bene. L’unico neo è il difficile azionamento del pulsante di accensione, leggermente annegato nel corpo della fotocamera. Questo, se da un lato lo mette al riparo da accidentali azionamenti, dall’altro rende più difficoltosa l’operazione di accensione indossando un paio di guanti. I tempi di accessione della FT3 sono sufficientemente veloci, così come l’individuazione del fuoco premendo a metà il pulsante di scatto. L’operazione avviene con estrema precisione anche in condizioni di illuminazione non ottimali; Panasonic, inoltre, garantisce un ritardo dell’otturatore trascurabile, pari a soli 5 millisecondi.
La qualità delle immagini prodotte dalla fotocamera è buona. L’obiettivo si distingue per una buona uniformità di resa a tutte le focali e su tutto il fotogramma; anche la correzione della distorsione appare da manuale, con un lievissimo effetto a barilotto alla focale minima, ma del tutto trascurabile. Positivi anche i risultati fatti registrare dal bilanciamento del bianco automatico e dall’esposimetro, sufficientemente precisi. La FT3 arranca solo alle sensibilità più elevate; da 100 a 400 Iso la resa è molto elevata, ma andando oltre si nota la classica diminuzione di dettaglio e l’apparizione di piccole macchie di rumore digitale, soprattutto nelle parti più scure dell’immagine.
Tra le 31 modalità Scene si può scegliere la funzione Panorama Assistito che guida nella realizzazione di più scatti fino a generare una foto panoramica.
Il menu della fotocamera è semplice ma graficamente più accattivante rispetto ai modelli di passata generazione del brand nipponico. L’assenza di molti selettori sul corpo della fotocamera richiede un utilizzo piuttosto frequente del menu per attivare le opzioni della fotocamera, ma il tasto dedicato ai modi di registrazione consente di impostare le funzioni principali della fotocamera senza necessariamente passare dal menu principale. Sono invece assenti le modalità di scatto manuali o a priorità dei tempi o dei diaframmi. Si tratta di una mancanza comprensibile visto la particolarità di questo modello, ma sono pur sempre graditi ai fotografi più esperti che, in questo modo, non possono avere la completa padronanza di tutti i parametri di scatto. Per il resto, la FT3 offre diverse personalizzazioni, dal sistema AF al bilanciamento del bianco o alla sensibilità del sensore.
Da sottolineare la possibilità di indicare un tempo massimo di otturazione per evitare che, in talune circostanze, la fotocamera scelga una coppia tempo/diaframma con il valore di scatto che potrebbe portare ad immagini mosse. È una fotocamera di semplice utilizzo e che può essere utilizzata in ogni occasione, dall’escursione in montagna alla gita in barca, così come per immortalare una festa di compleanno o come taccuino d’appunti digitale. Ottima l’autonomia, superiore ai 300 scatti. Infine segnaliamo che la dotazione comprende un guscio in silicone protettivo, utile per evitare graffi allo chassis nelle situazioni più estreme.