Apple ha appena pagato 20 milioni di dollari per acquisire WifiSLAM, una start up della Silicon Valley specializzata nel fornire servizi di geolocalizzazione in luoghi chiusi, come aeroporti e centri commerciali dove il segnale Gps non arriva. L’interesse verso questo mercato è un segno che il gruppo di Cupertino non intende dar persa la partita sulle mappe, dove Apple ha fallito con la sua tecnologia proprietaria, inclusa su iPhone 5, risultata meno accurata rispetto a Google Maps.
In particolare, il segmento delle mappe indoor è riconosciuto come uno dei più promettenti: tutti i produttori da Samsung, a Nokia, fino a Microsoft ci stanno investendo. Google ha già sviluppato un servizio per le piattaforme Android, mentre su iPhone al momento non c’è ancora nulla. Le opportunità commerciali sono tantissime: sia va dai servizi di ausilio ai viaggiatori negli aeroporti, come l’indicazione del gate d’imbarco sulla mappa dello smartphone, alla promozione di esercizi commerciali, fino ai tour museali assistiti.
La società acquisita da Apple, WifiSLAM, è riuscita a bypassare il problema della scarsa penetrazione del segnale Gps all’interno degli edifici, che impedisce di individuare la posizione esatta dello smartphone di un utente quando questo si trova in un luogo chiuso, sfruttando le connessioni Wi-Fi attive negli edifici. In questo modo attraverso il segnale Wi-Fi si potenzia la copertura Gps.