L’ultima edizione del Visual Networking Index di Cisco contiene le previsioni di sviluppo per i collegamenti Internet dal 2011 al 2016. Stando a quanto pubblicato nello studio rilasciato in questi giorni, le reti Wifi fino allo scorso anno rappresentavano il 40% del traffico Internet, mentre le reti mobili pesavano solo per il 2% con il restante del traffico Ip generato da collegamenti su reti fisse.
Al 2016 la previsione dell’indice Cisco sposta la percentuale del traffico WiFi e mobile al 60%, con le reti mobili destinate a quintuplicare il loro peso, fino a coprire il 10% delle connessioni.
Questa crescita così esplosiva del traffico web è guidata dalla massiccia diffusione di tablet PC, smartphone, smart Tv e dispositivi dotati di connessione a Internet: Cisco calcola una media di 2,5 connessioni per ogni abitante della terra (circa 18,9 miliardi di connessioni al 2016). Il traffico Ip nel 2016 sarà pari a 330 exabyte (l’equivalente di un trilione di di Gigabyte)e a questa data il 45% della popolazione mondiale avrà accesso a Internet (3,4 miliardi di persone). Ci si collegherà però sempre meno dal PC che oggi rappresenta ancora il 94% del traffico web ma che nel 2016 scenderà all’ 80%.
Per quanto riguarda le velocità dei collegamenti Cisco prevede che passino dalla media attuale di 9 Mbps ai 34 Mbps, con i video destinati a fare da driver al consumo sempre maggiore di Internet veloce: nel 2016 gireranno sul web ogni secondo circa 1,2 milioni di minuti di video.
In totale il numero di persone che guarda video su web sarà pari a 1,5 miliardi, contro i 792 milioni del 2011. Le smart TV gestiranno il 18% del traffico video (contro l’attuale 7%) e il 6% del traffico Internet consumer.I video 3D e ad alta definizione (HDTV) cresceranno di cinque volte rispetto al 2011.
I trend per aree geografiche vedono in testa la zona Asia-Pacifico che genererà la maggior parte del traffico Ip (40,5 exabyte al mese) superando il Nord America (27,5 exabyte al mese). Ma i paesi a maggior velocità di crescita sono Africa e Medio Oriente (+58% annuo) e l’America Latina (49%). Dall’India ci si attende il tasso di crescita annuo più alto per quanto concerne il traffico Ip (+62% dal 2011 al 2016) con Brasile e Sudafrica posizionati subito dopo (+53%).